Felicie o Felice? Come si scrive?
Si scrive felicie o felice?
La lingua annovera non poche parole che al loro interno presentano la sillaba “ce”, non mancano poi termini con il nesso “cie”, ma spesso il suono della vocale “i” è leggero, ecco il dubbio tra felicie o felice, ma la grafia esatta è quella con -ce finale.
È bene anche ricordare che l’aggettivo non deriva dalla stessa radice di felicità, che potrebbe far nascere qualche dubbio nella conservazione della “i”, da qui l’errore che può far scaturire felicie. Di fatto felicitàderiva dal latino felicĭtas –atis (contentezza, gioia, allegria, letizia).

Dal punto di vista etimologico il termine deriva dal latino felix –īcis, con il significato letterale di essere appagato, contento, soddisfatto, sereno. Tra i termini affini nel significato a questo aggettivo ci sono: contento, appagato, allegro, gaio, lieto, gioioso, esultante, gongolante, giubilante, raggiante, beato, soddisfatto, deliziato, fortunato, favorevole, prospero, fausto, opportuno, adatto.
Nella lista dei contrari si possono inserire: infelice, triste, scontento, insoddisfatto, sconveniente, inopportuno, angosciato, sfortunato, sfavorevole, malinconico, pensieroso.
Non si scrive felicie ma felice
Attenzione a non lasciarsi influenzare dalla pronuncia della sillaba “ce” e della sillaba “ci” caratterizzate da un suono dolce, come succede anche con i suoni “ge” e “gi”.
Facciamo qualche esempio per fissare bene a mente la giusta grafia di questo aggettivo di ampio uso, ecco delle frasi:
- Luca è un bimbo felice, ogni volta che lo vedo ha sempre il sorriso in bocca.
- Quel suo modo di fare mi rende sempre felice, è davvero appagante.
- Stiamo preparando tutto per rendere la sua giornata felice.