Gaglioffo o gaioffo? Come si scrive?
Si scrive gaglioffo o gaioffo?
Se siete tra quelle persone che non conoscono il significato e neanche la corretta grafia dell’aggettivo gaglioffo, termine non di certo di comune uso, siete nel posto giusto per dissipare i dubbi su questo vocabolo, è bene precisare prima di tutto che si scrive gaglioffo e non gaioffo, si deve quindi ricordare di inserire il gruppo consonantico “gl” dopo la prima sillaba “ga”.

Si tratta di un aggettivo dall’etimo incerto, che rimanda al significato di una persona “buona a nulla”, nel senso di sciocca, goffa, ridicola. Tra i possibili sinonimi si possono menzionare anche vocaboli dal senso offensivo quali: ignorante, cialtrone, imbroglione, furfante, briccone, mascalzone, canaglia, delinquente, pezzente.
Invece tra i contrari dell’aggettivo qui esaminato, si possono segnalare termini quali: laborioso, stacanovista, gentiluomo, persona dabbene.
Ecco la corretta grafia: gaglioffo e non gaioffo
Ricordiamo anche un verbo poco usato come ingaglioffarsi, che è un derivato da gaglioffo, è composto infatti dal prefisso in + gaglioff(are), nella forma riflessiva – si utilizza per lo più come verbo intransitivo pronominale – con il significato di imbruttirsi, depauperarsi con comportamenti vili o volgari, imbestiarsi, avvilirsi.
Facciamo qualche esempio con l’aggettivo qui preso in esame, che non torna spesso né quando si parla né quando si scrive, ma la cui conoscenza amplia di certo il nostro vocabolario.
Ecco qualche frase utile per fissare l’ortografia:
- Con il suo comportamento gaglioffo si è tirato dietro le accuse di chi lo conosce.
- Sei stato un gaglioffo, perché hai dovuto avere per forza l’ultima parola sulla questione.
- Non fare il gaglioffo, è tempo di un bell’esame di coscienza, non credi?