Marcellino pane e vino la vera storia
La vera storia di Marcellino pane e vino
Un racconto popolare come Marcellino pane e vino ha avuto modo di essere apprezzata in tutto il mondo grazie anche alla trasposizione cinematografica della vicenda, tramandata come storia da raccontare ai bambini.

Un racconto che è stato tramandato per decenni arrivando ai giorni nostri e che nel corso degli anni ha avuto varie narrazioni letterarie e cinematografiche, conservando la sua base strutturale di storia commovente che ha colpito diversi paesi soprattutto di religione cristiana, visto che si tratta di una vicenda ricca di valori cristiani, che veicola al tempo stesso tenerezza e dolcezza.
Leggi anche: Marcellino pane e vino: cinematografia
La storia popolare di Marcellino ha commosso il mondo
Questa è la vera storia di un orfanello spagnolo, soprannominato “Marcellino pane e vino”, un racconto narrato da un frate francescano nel giorno di San Marcellino, il quale in occasione di una sua visita in un paese per vedere una bambina gravemente malata, in quella circostanza le ha raccontato questa commovente storia.
Un racconto che si inserisce in un periodo storico particolare, quando finita la guerra tra francesi e spagnoli, alcuni frati si sono impegnati a riassettare un vecchio castello chiedendo al sindaco di poterlo trasformare in un convento.
In questo convento ricostruito dalla volontà di tre frati, un giorno è stato trovato un giorno davanti alla porta un neonato che piangeva senza sosta, perché affamato. Al piccolo è stato dato il nome di Marcellino perché è stato ritrovato il giorno di San Marcellino.
Nessuna famiglia poteva assumersi l’onere di potersi prendere cura di lui economicamente e così i frati furono costretti a prendersi cura di lui: il piccolo cresciuto in convento con il passare degli anni manifestò di sentire la mancanza della mamma. Un’assenza che portò il bambino ad avere degli atteggiamenti violenti tanto da distruggere anche una fiera paesana.
La vera storia di Marcellino pane e vino trova in un episodio in particolare il suo fulcro: il bambino dopo aver trovato un crocifisso vedendo la magrezza del corpo di Cristo gli portò da mangiare e da bere, appunto del pane e del vino, da qui il suo soprannome.
Trovando un dialogo nel crocifisso, Marcellino espresse il desiderio di vedere sua mamma ed anche la Madonna. Un desiderio realizzato con la sua morte: Marcellino solo dopo la sua dipartita ha potuto conoscere i propri genitori, Gesù lo mandò in paradiso dove ebbe modo di conoscere i suoi genitori, un vero e proprio miracolo al quale ebbe modo di assistere Frate Tommaso.
Un miracolo testimoniato e celebrato dalla comunità che ogni anno ha iniziato a portare sulla tomba di Marcellino pane e vino proprio nel giorno di San Marcellino.
Una storia popolare che ha iniziato a diffondersi nel tempo e nello spazio come racconto da narrare ai bambini prima di addormentarsi.