Da o dà o da’? Con o senza accento
Da o dà o da’? Come si scrive?
Alle prese con un testo scritto ci si potrebbe chiedere quale espressione adoperare se da o dà o da’, dal momento che si tratta di tre grafie corrette ma che si devono adoperare in modo adeguato in base allo specifico significato, ecco perché è necessario scegliere l’ortografia corretta.

Per evitare errori si deve far fede al significato che si vuole dare alla frase, e di conseguenza al monosillabo da, che in alcuni casi può presentare l’accento ma anche l’apostrofo, in nome della sua funzione grammaticale.
La forma pura, senza la presenza dell’accento né dell’apostrofo, identifica la proposizione semplice, mentre la forma dà designa la terza persona singolare presente del modo indicativo del verbo dare. Nel caso dell’espressione con la presenza dell’accento si deve al fatto che il termine monosillabico si utilizza nel parlato e nello scritto con più usi, quindi per distinguere il verbo dà dalla preposizione da, si è introdotta una differente ortografia, che permette di non creare confusione.
Da o dà o da’: facciamo chiarezza sulla giusta grafia da adoperare nell’italiano scritto
Quindi la scelta tra da o dà o da’ è sottoposta a delle precise situazione contestuali, che devono far ricadere la scelta del termine senza accento e senza apostrofo, se si vuole adoperare la preposizione.
La forma accentata del monosillabo si deve all’omografia con la terza persona del verbo dare al modo indicativo, per evitare confusioni si è introdotto il segno grafico dell’accento. Ma il monosillabo in questione si può anche apostrofare: da’ si adopera per indicare l’imperativo del verbo dare (dai tu), facendo riferimento alla forma coniugale della seconda persona singolare come nel caso della frase: da’ una mano alla nonna!
La grafia con l’apostrofo da’ si utilizza sostanzialmente soltanto nella seconda persona dell’imperativo, con il monosillabo che si apostrofa in seguito al troncamento della forma verbale dai. La grafia con troncamento non è comunque quella obbligatoria, dal momento che si può optare anche per l’espressione del verbo esteso, in sostituzione della grafia con apostrofo. Ecco chiarito qual è la giusta grafia in riferimento al monosillabico in questione, che vanta, come visto, una triade ortografica.