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Home > Malattie > Sesta malattia: cause, sintomi e trasmissione

Sesta malattia: cause, sintomi e trasmissione

Malattie

Sesta malattia (Roseola Infantum)

Nell’elenco delle patologie esantematiche figura anche la sesta malattia, conosciuta anche con il nome di esantema critico, ma viene pure identificata con altri nomi medici quali: roseola infantum e febbre dei 3 giorni. Questa malattia infettiva tra tutte quelle esantematiche è forse quella meno conosciuta, è infatti la sesta cronologicamente scoperta dagli esperti, ma non per questo deve essere sottovalutata.

Il picco dei contagi della sesta malattia si registra principalmente nelle mezze stagioni, ossia durante la primavera ed in autunno, ed i soggetti maggiormente colpiti sono proprio quelli di età pediatrica. Nello specifico risultano essere maggiormente colpiti dai patogeni responsabili del focus infettivo i bambini della fascia d’età compresa dai 6 mesi ai 2 anni.

Raramente la sesta malattia colpisce sotto i 6 mesi di vita dal momento che i neonati possono contare sulla protezione degli anticorpi materni, passati nel corso della gestazione. Il focus infettivo è raro anche nei bambini più grandi che non sono solitamente esposti al virus responsabile della sesta malattia.

Il quadro dei sintomi nella maggior parte dei casi è lieve, ma talvolta l’infezione è asintomatica, ed il suo decorso si risolve nel giro di una settimana. Invece risulta abbastanza dilatato il periodo di incubazione che ha una durata compresa tra una a due settimane, in alcuni casi poi il focus infettivo tende a riattivarsi nel tempo.

Sesta malattia: cause, sintomi e trasmissione

Il patogeno a cui imputare il focus infettivo è l’Herpes, un virus che si raggruppa sotto la famiglia degli Herpesviridae, responsabili a loro volta della varicella. I soggetti maggiormente esposti al contagio sono i più piccoli che frequentano il nido e la scuola dell’infanzia.

Infatti la trasmissione del virus è favorita dalla promiscuità alla base delle interazioni tra i gruppi di bambini di età compresa tra i sei mesi ed i due anni di età. Inoltre i contagi della sesta malattia trovano terreno fertile per la trasmissione nel lungo periodo di incubazione della malattia infettiva (circa 5-15 giorni). A causa del lungo periodo di incubazione il soggetto infetto, pur avendo contratto il focus virale, non manifesta sintomi.

Le prime avvertenze dell’infezione compaiono dopo circa 9-10 giorni dal contagio, ed in genere si tratta di sintomi sistemici. Nel bambino colpito dalla sesta malattia compare dapprima la febbre sui 39-40 gradi, talvolta la temperatura troppo alta può provocare anche le convulsioni, quindi è bene monitorare il piccolo paziente. Il quadro dei sintomi include anche: arrossamento e bruciore della gola; gonfiore de linfonodi; congestione nasale; congiuntivite; irritabilità; malessere.

Nell’arco di 3-5 giorni, la febbre tende ad abbassarsi ed il decorso dell’infezione determina la comparsa del tipico esantema, anche se nella maggior parte dei casi questa eruzione cutanea non compare. Più spesso invece sulla pelle del soggetto contagiato si manifestano delle piccole macchie leggermente in rilievo, di colore rosa pallido, che colpiscono soprattutto la parte superiore del corpo (collo e tronco).

Le lesioni si estendono poi verso l’attaccatura di gambe e delle braccia. Anche il viso viene colpito dalle eruzioni della sesta malattia. Nel caso della comparsa delle eruzioni cutanee, queste generalmente non causano prurito e tendono a scomparire spontaneamente nel giro di 24-48 ore.

Sesta malattia: come si trasmette l’infezione?

La sesta malattia è altamente contagiosa e la sua trasmissione si deve principalmente al contatto diretto con saliva e muco di un soggetto infetto. Il contagio avviene anche attraverso il passaggio di droplets (goccioline respiratorie) che si emettono attraverso starnuti, tosse e quando si parla in modo involontario.

Si ricorda che il soggetto infetto è contagioso dai tre giorni prima della comparsa del primo sintomo (la febbre) fino a due giorni dopo la comparsa dell’eruzione cutanea. La spia che segnala la sesta malattia è proprio la febbre alta, che compare all’improvviso e persiste per giorni; a distanza di 3-5 giorni, la temperatura scende di colpo, lasciando il posto alla comparsa dell’esantema. Nell’arco di qualche ora o nel giro al massimo di 24 ore dopo dalla scomparsa della febbre, compaiono le manifestazioni cutanee, ma non sempre i soggetti vengono colpiti dall’esantema.

Sesta malattia: cura e prevenzione

Questa malattia esantematica ha un decorso lieve e si risolve in modo spontaneo, per questo non si consigliano delle terapie specifiche, in genere il pediatra prescrive dei farmaci per abbassare la febbre (gli antipiretici) ma anche dei palliativi per spegnere l’infiammazione della gola, per lo più si tratta di sciroppi e spray.

È importante come sempre scongiurare la disidratazione che è un rischio sempre molto alto nei bambini piccoli, in questo caso è la febbre alta che provoca una significativa perdita di acqua e di elettroliti. Per questa ragione è opportuno stimolare continuamente il piccolo a bere, offrendogli non solo acqua ma anche: the, tisane, succhi di frutta.

Per scongiurare possibili conseguenze durante la sesta malattia, e per prendersi cura in modo adeguato del bambino è consigliabile poi rivolgersi al pediatra, che indicherà il trattamento e la dieta da far seguire al piccolo paziente. I sintomi più preoccupanti da dover trattare prontamente sono rappresentati dalle convulsioni e dalla disidratazione. Entrambe queste condizioni sono dovute alla febbre, in questo caso si raccomanda non solo di chiedere consiglio al proprio pediatra ma anche di andare al pronto soccorso.

È bene precisare che per prevenire la sesta malattia non esistono vaccini, quindi la cautela ed il rispetto delle comuni norme igieniche si confermano degli strumenti indispensabili per contrastare le malattie infettive veicolate da virus. Per questa ragione è opportuno educare i bambini sin da piccoli ad imparare ad adottare nella quotidianità, dentro e fuori casa, le regole base per una corretta igiene a partire dall’irrinunciabile rituale di lavarsi spesso le mani con il sapone ed accuratamente.

Katia

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