Crescita neonato 1-3 mesi
Tutto quello che devi sapere sulla crescita del neonato
La crescita neonato nell’arco di tempo 1-3 mesi segue un cammino spedito se non sussistono condizioni che influenzano il regolare iter. In genere un nato a termine cresce circa 25-30 grammi al giorno nel corso del suo primo trimestre di vita, con una media di 700-800 grammi al mese.
Per quanto riguarda la voce lunghezza, mediamente il piccolo fa registrare uno sviluppo attorno ai 2,5-3,5 cm al mese. Ma simili dati sono relativi ad una crescita media, anche se ogni bambino segue il proprio sviluppo.

Il normale accrescimento di un neonato segue una tabella di marcia, ma non tutti i bambini hanno lo stesso ritmo, il tempo necessario per sviluppare le sue abilità e capacità varia da soggetto a soggetto. Nei primi tre mesi di vita, il piccolo diventa man mano più reattivo e dinamico, ed il suo percorso di accrescimento avviene in modo del tutto individuale, differisce da soggetto a soggetto.
In particolare i suoi riflessi, dopo la nascita tendono a scomparire gradualmente sostituiti da una migliore coordinazione e da un controllo sui movimenti più affinato. Durante la sua crescita, il neonato si apre anche all’interazione con gli altri e con ciò che lo circonda attraverso i suoi sensi, che diventano sempre più reattivi.
Quali sono le principali tappe della crescita neonato 1-3 mesi?
In questo arco di tempo, il bambino acquista, con la diretta esperienza, determinate abilità in sostituzione ai suoi riflessi innati. Nelle prime settimane di vita, il piccolo presenta una maggiore contrazione dei muscoli flessori con rilascio degli opposti. Questa condizione detta ipertono persisterà per settimane e si accompagnerà alla posizione fetale, caratterizzata da gambe e cosce flesse in associazione ad avambracci flessi e pugnetti chiusi.
Nel proseguo della crescita il piccolo tenderà a perdere i riflessi arcaici per acquisire maggiore controllo sul corpo, a partire dal suo capo, inoltre inizierà ad avere maggiore interesse per il proprio corpo. Vista e tatto lo porteranno a seguire gli oggetti che ricadono nel suo campo d’interesse, cercando anche di afferrarli.
Oltre a cercare di afferrare tutto quello che entra a contatto con la mano, il piccolo progressivamente affina la motilità simmetrica, che progressivamente si coordina con i suoi arti. In questo stadio del suo sviluppo il piccolo se posizionato con la pancia in giù riesce a sollevare la testa fino a 45° sul piano. In ogni modo il neonato non deve essere lasciato solo, perché potrebbe rotolare con il rischio di cadere dal fasciatoio o da una superficie alta.
Liberandosi dalla posizione fetale, il neonato inizia a sollevare la testa e viene attratto dagli oggetti in movimento e dai rumori. Attorno ai 3 mesi di vita, il bambino è in grado di spostare la testa da 45° a 90° se steso sul ventre, ed in posizione seduta può tenere la testolina dritta. In questo stadio della sua crescita il bambino è in grado di spostare la testa per seguire un oggetto posto nelle vicinanze del suo campo visivo.
Ma anche il tatto diventa più affinato, e nel corso dello stadio di crescita del neonato 1-3 mesi, il piccolo sperimenta come muovere le mani, per portarle in bocca ma anche per manipolare i suoi giocattoli dopo averli afferrati saldamente. In questo periodo il neonato è capace di aprire e chiudere le dita, ma anche di lasciar cadere gli oggetti che non attirano il suo interesse.
Nei primi mesi di crescita del neonato i pediatri raccomandano ai genitori di stimolare la coordinazione dei sensi nel neonato di 1-3 mesi, in particolare quella tra vista e tatto, incoraggiando il bambino a raggiungere gli oggetti che attirano la sua attenzione, come anche i suoi giocattoli. Inoltre è importante far allenare il piccolo a compiere dei movimenti di coordinazione, anche a sollevare la testa ed a potenziare i muscoli di: spalle, braccia e piedi.
Alcune raccomandazioni per i genitori nel primo trimestre di vita del neonato
I genitori devono collaborare tra loro per sostenere le fasi dello sviluppo psico-fisico del piccolo, evitando di esporlo a rischi e riducendo ogni fonte di stress. Per prima cosa è necessario vigilare sul piccolo, non lasciandolo mai incustodito nel caso in cui lo si posiziona su un piano più alto rispetto al pavimento. Inoltre è opportuno evitare movimenti bruschi o scuotimenti sul corpo del piccolo, quando si cerca di calmarlo durante le sue crisi di pianto.
Attenzione anche a far dormire il bambino in modo sicuro nell’arco di tempo compreso tra 1 mese di vita ed i 3 mesi. Il neonato nei primi mesi dorme tra le 15 e le 20 ore al giorno, in caso invece di risvegli frequenti è opportuno investigare i motivi del suo disagio. Non sempre il piccolo piange o si sveglia quando ha fame, per capire la fonte del suo disagio, si deve per prima cosa tranquillizzarlo e confortarlo.
Gli specialisti raccomandano di mettere in atto dei rituali di comportamento rassicuranti durante la poppata e la nanna, in modo da impostare una strategica autoregolazione di due momenti centrali nella quotidianità del neonato. Per quanto riguarda il momento della pappa è sempre opportuno controllare la temperatura del latte, quando il piccolo è allattato con il biberon.
Durante i primi tre mesi di vita l’alimentazione del piccolo è esclusivamente a base di latte materno oppure artificiale. In caso infatti di mancanza di latte materno si deve fare ricorso a dei latti formulati oppure artificiali in polvere.
Durante la crescita, il bambino inizia ad assumere più latte nel corso di ogni poppata e la madre imparerà a riconoscere le sue richieste, comprendendo i suoi segnali di fame e quelli di sazietà. In genere quando il bambino inizia a mangiare di più, si riduce il numero delle poppate e dormirà anche di più la notte. È bene poi vaccinare il piccolo al terzo mese di vita, per non esporlo al rischio di contrarre delle comuni malattie infettive che possono esporre a pericoli la salute del bambino.
Crescita neonato 1-3 mesi, quando è necessario consultare il pediatra
Anche se lo sviluppo del piccolo segue un iter individuale, ci sono alcune indicazioni alle quali attenersi. Ad esempio, se al terzo mese di vita il bambino non è in grado di compiere movimenti ed azioni semplici, che di solito si registrano a questo stadio dello sviluppo neonatale, è opportuno richiedere un controllo medico.
Ma quali sono le incapacità che potrebbero destare preoccupazioni? Se il piccolo non è in grado di afferrare o tenere in mano gli oggetti, così come se non riesce ad aprire e chiudere le manine è bene indagare. Anche se il neonato in questa fase della crescita non è in grado di sostenere la testolina o di sollevarla quando è nella posizione sdraiata sulla pancia, si consiglia di sottoporlo ad un controllo. Anche se il non raggiungimento di queste capacità non predice inevitabilmente un problema, è sempre opportuno indagare la situazione.