Dieta mediterranea: ottima scelta contro il diabete gestazionale
Benefici della dieta mediterranea in gravidanza
Gli effetti benefici della dieta mediterranea contro diverse patologie, tra cui il diabete gestazionale, sono stati analizzati da una grossa mole di studi, che hanno approfondito anche l’impatto positivo di questo regime alimentare nel corso della gravidanza.

Questo popolare stile nutrizionale sottoposto a diverse ricerche, ha dimostrato di avere un’influenza benefica sulla salute chiamando proprio in causa acclarati dati scientifici. Tra le tante indagini svolte, gli esperti hanno analizzato anche i vantaggi salutari di questo tradizionale regime alimentare alla base delle popolazioni del Mediterraneo.
Tra le conclusioni che hanno attirato maggiormente l’interesse della scena medica, si deve segnalare la ricerca che ha trovato pubblicazione sulla rivista Plos Medicine. In base a quanto rilevato da un team di studiosi, il rinomato regime alimentare in gravidanza si dimostra efficace nella prevenzione di una problematica che desta preoccupazione: il diabete gestazionale.
La dieta mediterranea secondo le conclusioni a cui sono giunti gli esperti, se viene adottata durante la gravidanza, in caso di sussistenza di un fattore di rischio metabolico permette di ridurre tale rischio contrastando così l’insorgenza del diabete gestazionale. Inoltre l’alimentazione alla base della stessa tradizione culinaria italiana è utile per tenere sotto contro nelle gestanti l’aumento di peso.
I benefici della dieta mediterranea durante la gravidanza
Un recente studio inglese ha rilevato che la dieta mediterranea contrasta il diabete gestazionale in caso di gestanti sane, con almeno un fattore di rischio metabolico. La ricerca condotta su un campione di 593 future mamme, seguite da cinque ospedali diversi, ha permesso di verificare i vantaggi di questo rinomato regime alimentare conosciuto in tutto il mondo.
Le partecipanti allo studio hanno dovuto semplicemente adottare uno schema alimentare basato sul regolare ed alternato consumo di: frutta, verdura, pesce, legumi, cereali integrali. Questi alimenti nella dieta delle gestanti dovevano inoltre prevalere sul consumo di alimenti di origine animale.
Un’altra importante raccomandazione, che gli studiosi hanno fatto seguire al gruppo delle gestanti è consistito nel consumo di almeno 30 grammi di noci al giorno come anche di mezzo litro di olio extravergine di oliva alla settimana, un’indicazione da seguire dall’inizio della ricerca fino al momento del parto.
Le future mamme che hanno fatto parte del campione di ricerca, si sono inoltre sottoposte a dei regolari colloqui con i ricercatori nel corso della 18°, 20° e 28° settimana di gestazione, con lo scopo di scambiare delle informazioni utili sulla loro dieta, condividendo anche le loro ricette. Ma nel corso della ricerca si è seguito anche un secondo gruppo di donne incinte, 612 gestanti, che invece hanno adottato un regime alimentare impostato sulle linee guida britanniche.
Le partecipanti appartenenti al primo gruppo sono riuscite a contenere l’aumento di peso con una media di 6.8 chili rispetto a 8.3 chili, riuscendo anche a limitare del 35% il rischio di insorgenza del diabete gestazionale. In questo modo le donne in dolce attesa del primo gruppo non sono andate incontro a complicanze, preservando una buona salute personale e del nascituro evitando criticità quali: basso peso alla nascita, ricovero in terapia intensiva dopo la nascita, morte neonatale.
Le linee guida alimentari per contrastare il diabete gestazionale
Alla base della dieta mediterranea ci sono delle semplici abitudini alimentari che consistono nel privilegiare il consumo di: prodotti vegetali, verdura legumi, cereali, frutta, olio d’oliva limitando invece l’assunzione di prodotti d’origine animale. La carne si deve comunque mangiare, optando per quella bianca ed i tagli magri, integrando un maggiore consumo di pesce, inoltre si consiglia il regolare consumo di uova, latte e derivati.
Tra le altre indicazioni fornite da questo regime alimentare, avvalorate dagli studi più recenti, si consiglia inoltre di ridurre al massimo i prodotti trasformati come anche le bevande zuccherate e soprattutto gli energy drink. Se si adottano nel corso della gravidanza queste linee guida si contrasta efficacemente il rischio di complicazioni che risultano comuni nelle donne che affrontano la gravidanza, con delle condizioni preoccupanti quali: ipertensione, sovrappeso, alti livelli di trigliceridi nel sangue. Questi fattori predisponenti espongono alla malattia diabetica in gravidanza, che tende di solito a regredire nel proseguo delle settimane di gestazione.
Si ricorda che questa patologia a cui sono esposte le donne incinte costituisce un fattore di rischio per la stessa salute del nascituro, che potrebbe sviluppare nel corso di tutta la sua vita non solo il diabete ma anche dei problemi di tipo cardiovascolare.
Perché è necessario fare attenzione non solo alla dieta ma anche monitorare il peso in gravidanza?
Le conclusioni dello studio condotto sulle gestanti britanniche, ha avvalorato gli effetti benefici della dieta mediterranea in gravidanza, come ribadito dal commento di diverse voci influenti nel campo della nutrizione e perinatale.
Al termine dell’indagine, la coordinatrice della ricerca, Shakila Thangaratinam, ginecologa e docente di salute materna e perinatale presso la Queen Mary University ha precisato i punti centrali dello studio. La dottoressa Thangaratinam ha ribadito che un simile regime dietetico deve essere adottato da tutte le donne, sin dall’inizio della gravidanza per beneficiare di tutte le sue virtù.
La futura sfida del mondo medico-scientifico consiste nel capire se quest’azione positiva, in grado di ridurre il rischio di insorgenza del diabete gestazionale, possa durare nel tempo, evidenziano una riduzione del rischio di sviluppare la malattia diabetica in età avanzata. Ma per scongiurare l’insorgenza della malattia diabetica in gravidanza, gli esperti concordano sul fatto che si devono evitare sia il sovrappeso sia l’obesità.
Nel caso di gestanti obese allora è necessario monitorare il peso con attenzione, evitando un aumento eccessivo: il peso dovrebbe non superare al termine della gestazione i nove chili.
Seguendo le linee guida indicative, le donne in sovrappeso dovrebbero in media assumere un peso compreso nel range di riferimento tra 7 chili e 11,5 chili. Si preventiva invece un aumento ponderale compreso tra 12,5 chili ed i 18 chili nel caso delle donne sottopeso. Mentre le donne normopeso dovrebbero alla fine della gravidanza aumentare in media tra gli 11,5 chili ed i 16 chili.