Osteopatia in gravidanza: i benefici
L’osteopatia in gravidanza è utile per dare sollievo a dei disturbi tipici nelle donne incinte, alle prese con dei significativi cambiamenti.
- Quali disturbi si possono trattare con l’osteopatia in gravidanza
- Osteopatia in gravidanza: effetti benefici
- I trattamenti osteopatici in gravidanza
- Osteopatia: un valido aiuto al parto e dopo il travaglio
- L’osteopatia è utile dopo il parto?

Il corpo della futura mamma durante la dolce attesa subisce delle modifiche che causano problemi posturali, ma anche dolori muscolari ed articolari. Nel corso del secondo e terzo trimestre di gestazione l’aumento di peso, la pressione addominale e la necessità di ripristinare il proprio baricentro causano vari disturbi fisici. Il corpo delle gestanti nell’arco dei 9 mesi va incontro ad un costante adattamento di tipo ormonale e strutturale, per accogliere al meglio nel grembo materno il feto e sostenere la sua crescita.
Durante la gravidanza l’utero si espande per diventare più voluminoso, in modo da accogliere al meglio una nuova vita, e man mano che le dimensioni dell’utero aumentano il corpo femminile ne risente. Alle prese con l’accrescimento dell’utero e con un baricentro da ripristinare di continuo, si registrano degli adattamenti che coinvolgono principalmente la sede dorsale e lombare del corpo materno, inoltre il maggiore carico sugli arti inferiori incide su altre strutture anatomiche e sui muscoli.
Non si deve poi tralasciare l’azione degli ormoni come nel caso del progesterone e della relaxina, che determina nella gestante delle modifiche a livello fisiologico ed anatomico. Nel caso della relaxina, nel corpo della donna raggiunge il suo picco nel corso della 10° – 12° settimana di gravidanza, con effetti significativi. Quest’ormone infatti causa un maggiore rilassamento dei tessuti con interessamento soprattutto dell’articolazione sacroiliaca, ma anche lassità della sinfisi pubica.
Cambiamenti della gravidanza che potrebbero richiedere il ricorso all’osteopatia
A causa poi dell’aumento del peso, con pancione proiettato in avanti, le future mamme risentono di episodi di lordosi lombare che provoca dolori locali che tendono ad irradiarsi nella zona pelvica. Tra gli altri cambiamenti che potrebbero richiedere il ricorso all’osteopatia in gravidanza vi sono anche i dolori da ascrivere all’aumentata pressione sul plesso nervoso lombosacrale quando il feto scende nella zona del bacino. In tal caso le manifestazioni più fastidiose determinano la comparsa di attacchi di sciatalgia ed eventualmente di episodi di parestesia a carico delle gambe.
Nel corso della dolce attesa le gestanti vanno incontro ad una serie di cambiamenti posturali che provocano lordosi lombare e cifosi toracica. Ma con il progredire della gravidanza, attorno al secondo trimestre, si assiste a cambiamenti emodinamici da imputare ad un incremento della gittata sistemica e della frequenza cardiaca, in associazione alla ritenzione idrica.
Questa serie di fattori causa un accrescimento del volume ematico, a cui si correla la ridotta resistenza vascolare sistemica ed una pressione sanguigna diminuita. Simili cambiamenti tendono a palesarsi fino al parto, evidenziando quello che si definisce disfunzione osteopatica, che identifica un’alterazione del movimento con un possibile impatto a livello funzionale. In pratica ogni distretto strutturale del corpo può subire scompensi non solo in sede.
Quali disturbi si possono trattare con l’osteopatia in gravidanza
L’OMT (osteopathic manipulative therapy) è un approccio vantaggioso per intervenire su diversi disturbi che possono accompagnare durante la gravidanza le donne incinte. Vediamo insieme i benefici dell’osteopatia in gravidanza ed il compito dell’osteopata.
Quali benefici può fornire l’osteopatia nel corso della gestazione?
In quanto considerata una terapia dolce, costituisce un valido aiuto per il corpo delle future mamme alle prese con una serie di cambiamenti, con cui convivere senza provare disagio. Il compito dell’osteopata è quindi quello di dare sollievo alle problematiche che accompagnano la gestazione, con lo scopo di favorire il benessere psicofisico della futura mamma.
Il trattamento osteopatico favorisce una maggiore serenità nel corso della dolce attesa, rappresentando un approccio naturale privo di complicazioni per la mamma e per il nascituro. In molti casi questa strada rappresenta anche una via preventiva se si adotta sin dai primi mesi della gestazione, ma si può proseguire il trattamento anche dopo il parto.
Alcuni esperti si dicono favorevoli ad integrare questo trattamento alle classiche cure ostetriche, per risolvere problematiche e disfunzioni nelle partorienti quali: difficoltà respiratorie, problemi digestivi ed intestinali, pirosi gastrica. L’osteopata si può anche prendere carico di altri disturbi che affliggono le donne incinte quali: mal di testa, dolori alla cervicale, mal di schiena, dolori alle gambe, problemi della circolazione, infezioni urinarie e dell’apparato genitale.
Osteopatia in gravidanza: effetti benefici
L’approccio osteopatico si dimostra vantaggioso in ogni stadio della gestazione, sfruttando un concetto chiave che attribuisce al corpo la capacità di auto-guarigione, attraverso il recupero del giusto equilibrio. Ogni tipo di trattamento che l’osteopata pratica sulle future mamme ha lo scopo di regolare e migliorare le funzioni fisiologiche, intervenendo sulle disfunzioni e problematiche che possono colpirle.
Una volta appurato che non sussistono problemi di salute nella gestante e nel nascituro, e dopo aver accertato che non ci sono controindicazioni di tipo medico e ginecologico, si può chiedere aiuto a questa terapia dolce. L’osteopata specializzato in gravidanza è una figura emergente che si sta facendo conoscere negli ultimi anni, quindi è bene affidarsi ad un esperto, il quale dopo un’approfondita anamnesi pianificherà quali trattamenti adottare.
I trattamenti osteopatici in gravidanza
I trattamenti osteopatici durante la gravidanza forniscono un valido supporto per il corpo materno che potrà impiegare al meglio le sue funzioni e risorse, adattandosi ai cambiamenti tipici del periodo. Per affrontare al meglio le trasformazioni fisiologiche e strutturali nel corpo della gestante, risultano vantaggiosi i consigli di uno specialista osteopata.
Nel ruolo di mediatore, l’osteopata provvederà ad aiutare il corpo della donna ad affrontare i cambiamenti in modo rispettoso ed ottimale, tenendo conto delle esigenze di due attori: mamma e nascituro. La filosofia osteopatica infatti invita ad assecondare le richieste del corpo per far vivere serenamente i cambiamenti su ogni fronti. La finalità dei trattamenti osteopatici è quella di orientare l’adattamento dell’organismo per non soccombere di fronte a tanti cambiamenti associati con la crescita del feto.
Osteopatia: un valido aiuto per la preparazione al parto e dopo il travaglio
Gli specialisti raccomandano di fare affidamento all’OMT sin dall’inizio della dolce attesa fino al momento del parto in modo da affrontare al meglio tutti i cambiamenti in atto nel corso della gestazione. Anche nella preparazione al parto può essere utile un simile approccio che mira a dare maggiore flessibilità alle strutture coinvolte nella fase del travaglio, a partire dal pavimento pelvico. Il compito dell’osteopata nella fase avanzata della gestazione è quella di garantire l’adeguata mobilità del bacino e dello stesso asse vertebrale, per scongiurare eventuali traumi.
L’osteopatia è utile dopo il parto?
Le virtù dei trattamenti osteopatici sono vantaggiose anche per favorire il recupero dopo il parto in modo da archiviare nel breve tempo i cambiamenti legati alla gravidanza. Oltre a questo scopo i trattamenti osteopatici consentono di superare gli effetti dello stress fisico e mentale, che si trovano a sperimentare le mamme nella cura di un neonato. Il ricorso all’osteopata può permette un recupero rapido e soddisfacente del corpo dopo il parto, agendo positivamente non solo sul fisico ma anche sull’umore della mamma.