Quando inizia a vedere un neonato?
Questa è una curiosità che si chiedono molti neo genitori, interessati all’evoluzione sensoriale sin dalla vita intrauterina.

Il neonato quando inizia a vedere? E cosa vede i primi mesi?
Lo sviluppo della vista nei neonati, come quello degli altri sensi, nei primi mesi di vita segue un suo corso che si articola in diverse tappe. In modo graduale, la vista di un neonato dopo la nascita va incontro ad un processo di maturazione che coinvolge i primi 8 mesi, e che si completa in genere entro il primo anno di vita.
Durante la fase intrauterina, il feto si forma progressivamente, nel caso dello sviluppo degli occhi questi sono tra i primi organi a formarsi, ma restano inizialmente chiusi beneficiando della protezione delle palpebre. Dalla 28esima settimana di gestazione in poi, il feto inizia a schiudere gli occhi sperimentando la differenza tra luce ed oscurità.
Come riferito dagli esperti che si occupano della vita fetale, e dei primi stadi di sviluppo neonatale, la parete del pancione materno viene attraversata dalla luce che raggiunge così gli occhi del futuro nascituro, che la percepisce di un colore compreso nel range cromatico tra il rosso ed il viola. Una simile predisposizione persiste nelle prime fasi di vita del neonato: molti bambini piccoli sono maggiormente attratti dal rosso dopo la nascita.
Anche se la vista dei neonati risulta attiva sin da quando vengono al mondo, i loro occhi non sono completamente sviluppati. La vista prima di raggiungere il suo grado di piena maturazione affronta diversi step, che si snodano nel corso dei primi mesi di vita del bambino. Un percorso di definizione ed evoluzione che ha inizio sin dopo il parto: il trauma della nascita determina nel neonato una pressione che causa un gonfiore a carico degli occhi che rimangono chiusi. A distanza di poco tempo, in media dopo qualche ora, gli occhi del neonato si aprono per poi affinarsi nelle prime settimane di vita.
L’acuità visiva del neonato migliora nel corso nelle prime settimane di vita, dove sperimenta per prima una condizione assimilabile alla miopia: i suoi occhi vedono nitidamente solo ad una distanza di 20-25 cm dal viso.
Quando i neonati iniziano a vedere meglio?
La vista di un bambino appena nato con il passare dei giorni migliora gradualmente. Il neonato percepisce così il passaggio tra luminosità e buio, ma allo stesso tempo impara a distinguere in modo grezzo le forme ed i colori. Il suo interesse infatti si concentra su alcuni colori come nel caso del rosso e sulle forme tondeggianti. Tra i primi dettagli che attirano l’attenzione del piccolo ci sono infatti sin dopo la nascita, gli occhi ed il volto della madre e del padre. Ma si deve precisare che la percezione dei volti non è ben focalizzata: la messa a fuoco ha una breve durata, soltanto di qualche secondo, per poi diventare più duratura ed affinata tanto da soffermarsi sui tratti somatici di chi lo circonda imparando così a distinguere i volti.
Attorno ai 2 mesi gli occhi dei neonati diventano più attivi e la percezione diventa più chiara: l’interesse del piccolo si concentra principalmente su quello che ricade nel suo campo visivo compreso tra i 20 cm ed i 25 cm di distanza dal viso. La vista neonatale in questa fase raggiunge un livello di sviluppo superiore: si crea in questo periodo un contatto più coinvolgente con la madre.
L’evoluzione della vista dopo la nascita
è strettamente connessa con la pratica: attraverso l’allenamento costante dei muscoli oculari, il bambino apprende a fissare oggetti e persone che attirano il suo interesse. Inoltre gli occhi del piccolo iniziano a focalizzarsi sugli oggetti in movimento che si spostano però solo vicino al suo viso. In questa fase acquista centralità il contatto visivo tra gli occhi del neonato con quelli della madre e del padre, un codice non verbale prezioso per rafforzare il loro legame, ma anche per far sentire più sicuro il piccolo che impara a prendere fiducia con i genitori. In questo periodo la vista del bambino si concentra sulle persone centrali della sua vita, sugli oggetti che accompagnano le sue giornate e sulle azioni che per lui contano davvero.
Visione binoculare: attorno ai 3 mesi di vita del bambino
il bambino intorno ai tre mesi di vita raggiunge un livello superiore: acquista la visione binoculare, inizia a vedere bene da entrambi gli occhi ed inoltre prende dimestichezza con la prospettiva. A partire dalla nona settimana di vita del neonato, l’acuità visiva si perfeziona e grazie alla visione binoculare il piccolo fa ricadere il suo interesse anche su oggetti più lontani. Il bambino riesce a vedere entro gli 8 metri di distanza, anche se il suo principale interesse ricade sui volti di chi lo circonda. Inoltre intraprende le prime interazioni tra vista-mani: cerca di afferrare gli oggetti nel suo campo d’azione con le mani. In questo periodo l’attenzione del neonato si fissa anche sulle espressioni del volto di chi interagisce con lui e così inizia a replicarle.
Distinzione dei colori: Il neonato impara a distinguere i colori
Attorno alla fine del terzo mese di vita, il neonato impara a distinguere i colori, per poi completare le fasi di sviluppo legate alla vista. A partire dai 6 mesi di età, gli occhi del piccolo hanno quasi ultimato il loro sviluppato, così oltre a distinguere le forme ed i colori, la vista del bambino diventa più acuta. Il suo campo visivo si estende, e la percezione della profondità diventa progressivamente più definita, portandolo ad essere interessato da tutto ciò che si muove attorno a lui. In questa fase del suo sviluppo, il piccolo sempre più di frequente punta il dito per indicare anche i dettagli e gli oggetti che in precedenza non attiravano il suo sguardo.