Ahimè come si scrive? Ahimè, aimè o ahime?
Si scrive ahimè, aimè o ahime?
Scrivere correttamente le interiezioni, ossia quelle espressioni che in un discorso assumono un valore di tipo affettivo, è spesso un’impresa come nel caso di ahimè con accento grave, mentre le forme ahimè, aimè o ahime sono tutte errate.

Di fatto l’accento grave sulla “e” finale la rende aperta, ecco perché non si scrive ahimé con il segno grafico acuto, inoltre sono sbagliate anche tutte le altre forme.
Precisiamo meglio che nel dizionario vengono riportate per correttezza le forme: ahimè, aimè ed anche ahimé, ma sola la prima grafia è quella da considerare la più corretta.
Quest’interiezione si impiega nelle frasi per esprime pentimento e dispiacere, ma anche rimpianto e rammarico, ed infatti si adopera per esprimere non solo dolore fisico ma anche una sensazione di sconforto e sgomento.
Ahimè: ecco come si scrive
Specifichiamo di fare attenzione quindi all’accento: quello acuto sulle vocali “e” e “o” segnala la loro pronuncia chiusa; invece l’accento grave indica che le vocali devono essere pronunciate aperte, ma si tratta per lo più di indicazioni che si riportano sui dizionari per segnalare il timbro aperto o chiuso di una vocale all’interno di una sillaba accentata.
Di solito se la vocale finale è “e” si usano a discrezione entrambi gli accenti: quello acuto, quando la vocale ha pronuncia chiusa, mentre l’accento grave dà forma ad una vocale aperta.
Concludiamo con qualche esempio:
- Ahimè, so già che me ne pentirò presto.
- Questo è ahimè il mio più grande rammarico.
- Tutto è andato a rotoli, ahimè!