Buongiorno o buon giorno? Come si scrive?
Buon giorno o buongiorno?
Alle prese con l’italiano scritto, dubbi ed interrogativi su come scrivere dei comuni vocaboli sono frequenti come nel caso di buongiorno o buon giorno.

Se si vuole dunque mandare un messaggio al mattino ad un conoscente bisogna scrivere il saluto attaccato o staccato? Lo stesso dubbio poi si ripropone di fronte a due vocaboli dal senso affine, ossia nel caso di buonasera e buonanotte.
Allora qual è la forma corretta dal punto di vista grammaticale. La regola generale segnala che entrambe le forme sono da considerarsi come corrette, come si evince dallo stesso vocabolario della lingua italiana.
Si deve comunque tenere a mente che esiste una differenza da cui dipende la corretta scrittura del vocabolo abitualmente utilizzato per scambiarsi saluti di cortesia, generalmente fino alle 12.00 della mattinata.
Quando si deve scrivere buongiorno e non buon giorno?
Se il termine buongiorno viene adoperato nell’italiano scritto nella sua funzione di sostantivo, per cui è preceduto spesso dall’articolo determinativo o da quello indeterminativo (“il” oppure “un”) è corretta soltanto la forma attaccata, e non si può ricorrere invece al sintagma che unisce insieme l’aggettivo “buon” con il nome “giorno”.
Lo stesso discorso si ripropone con i vocaboli buonasera e buonanotte, i quali quando si adoperano nell’italiano scritto come sostantivi, allora si devono scrivere nella versione unita.
L’univerbazione, termine con cui si indica in linguistica il processo grafico che unisce due parole che in origine erano separate, si adotta quindi nel caso del saluto che riveste la funzione di un sostantivo e che quindi richiama l’uso dell’articolo. Un’espressione univerbata fa diventare così un sintagma un elemento lessicale unito.
Se invece i vocaboli si utilizzano come espressione di comune saluto allora si possono adoperare entrambe le forme, come nel caso di: “Buongiorno a tutti!” o “Buon giorno a tutti!“. Nel caso del saluto non si pone il dubbio tra buongiorno o buon giorno, entrambe le forme sono ritenute grammaticalmente corrette.
Per ragioni legate ad un mero punto di vista estetico nelle lettere formali si suggerisce di preferire in caso di saluti la forma tutta unita, connotata da un quid più elegante rispetto alla forma staccata che crea anche un’interruzione nella lettura.