Gengive gonfie in gravidanza? Ecco i rimedi e le cause
Gengive gonfie in gravidanza
Le gengive gonfie in gravidanza sono una condizione comune, che può manifestarsi nel corso dei mesi di gestazione per via dei tanti cambiamenti che il corpo femminile subisce durante questo periodo. Tra i problemi gengivali in gravidanza più frequenti che lamentano le donne si segnalano: dolore, gonfiore ed infiammazione.

Per prevenire la gengivite è fondamentale seguire un’adeguata cura orale sin dall’inizio della gestazione, tenendo conto del fatto che i disturbi gengivali tendono a comparire soprattutto dal secondo mese di gravidanza. In alcuni casi le problematiche si accentuano negli ultimi mesi della gestazione per poi generalmente scompare spontaneamente dopo il parto.
Nel caso di gengive colpite da infiammazione, si manifesta dapprima arrossamento tra i denti incisivi e la zona che circonda i molari, come anche una maggiore sensibilità in associamento a rigonfiamento. Inoltre le gengive arrossate spesso sanguinano per effetto della congestione a livello della mucosa, dove si concentra più sangue. Per questo le gengive sanguinano facilmente dopo che vengono spazzolate nel corso dell’igiene orale in associazione a dolore e sensazione di disagio.
Quali sono le cause che provocano le gengive gonfie in gravidanza
La gengivite si annovera tra i sintomi della gravidanza che possono sorgere in diverse fasi della gestazione per via di un processo lieve oppure intenso di infiammazione più o meno intensa a carico dei tessuti molli che cingono i denti.
Le gengive prima di sanguinare diventano gonfie, andando incontro al processo di ipertrofia gengivale, che identifica il fenomeno con cui ogni cellula della gengiva diventa piena di acqua. In seguito questo rigonfiamento dà forma a delle tasche tra gengiva e dente, o meglio la parte visibile ricoperta di smalto. In tale sede si annidano facilmente i batteri che vanno incontro alla rapida proliferazione attivando possibili focus infettivi. Le statistiche rivelano che la sede maggiormente colpita dalle gengive gonfie e quella anteriore, con coinvolgimento principale della zona intorno agli incisivi ed ai canini.
Durante la gravidanza quali sono i fattori che provocano questa problematica dentale?
Tra le cause predisponenti della gengivite si deve segnalare non solo la scarsa igiene della bocca, ma anche alcune condizioni predisponenti, tra cui la parodontite e la malattia diabetica. Non si devono però trascurare le cause legate direttamente ai cambiamenti che le gestanti registrano a livello fisico, durante questo periodo, e che permettono di assicurare il benessere del nascituro.
Quali effetti ha l’incremento della quantità di sangue in circolo in gravidanza?
Nel corso della gravidanza la quantità di sangue in circolo aumenta (raddoppia) per uno scopo preciso: offrire una regolare circolazione sanguigna a livello degli organi vitali della donna, ma anche assicurare la quota necessaria per supportare la placenta e le strutture embrionali che proteggono il nascituro nel grembo materno. In presenza di tale cambiamento le gengive si ritrovano ad essere più ricche di sangue, per questo durante lo spazzolamento tendono facilmente a sanguinare.
Cosa causa l’aumento del livello ormonale nelle donne incinte?
Le gengive gonfie in gravidanza, come il mal di denti in gravidanza sono problematiche derivate dai cambiamenti ormonali, che coinvolgono il corpo della futura mamma. Infatti gli ormoni sono delle sostanze prodotte nell’arco della gestazione per garantire il funzionamento regolare degli organi, in particolare si registra un maggiore aumento di estrogeni e progesterone, considerati gli ormoni tipici della gravidanza.
Questi ormoni agiscono a livello di: vasi sanguigni, vene e capillari che subiscono una dilatazione con fuoriuscita del plasma. Proprio perché le gengive sono un coacervo di capillari, questa sede subisce dei problemi ricorrenti di gonfiore.
Nel corso della gestazione i cambiamenti ormonali tendono ad interessare direttamente anche i denti determinando ad esempio un aumento della placca batterica dall’azione aggressiva, per via dell’impatto dei batteri che finiscono per alterare la salute dentale, intaccando le stesse gengive. In gravidanza muta poi la stessa composizione della placca (i batteri che si depositano a livello dello smalto e causano demineralizzazione), da cui dipende la formazione di carie.
La gengivite in gravidanza determina maggiore sensibilità dentale, in presenza di eccessivo freddo o caldo, ma anche la masticazione causa disagio. La presenza dei batteri che compongono la placca risente dell’effetto del progesterone e degli estrogeni, che aumentano nelle donne incinte circa 10-30 volte in più.
Cosa determina in gravidanza il fisiologico abbassamento delle difese immunitarie?
Le donne incinte vanno incontro ad un calo fisiologico delle difese immunitarie, per questo sono preda di possibili infezioni che determinano un’alta incidenza di flogosi a carico dei tessuti gengivali che risentono anche di maggiore sensibilità. A causa di un sistema immunitario poco reattivo e con un calo di efficienza i batteri trovano campo libero, ciò determina l’insorgenza della placca dentale che apre a sua volta le porte alla gengivite. La placca una volta che si accumula sullo smalto dei denti è responsabile anche del pullulare di tossine che creano irritazione delle gengive esponendole a: gonfiore, dolore ed infiammazione.
Rimedi per le donne incinte: come trattare le gengive gonfie
Per curare la gengivite è importante interviene per tempo per scongiurare che la condizione diventi cronica determinando conseguenze più serie sui tessuti gengivali, con eventuale coinvolgimento dell’osso, e quindi la donna può rischiare la perdita del dente. Infatti è fondamentale non trascurare l’infiammazione che potrebbe avere un impatto negativo non solo sulla salute dentale delle donne, ma anche del nascituro, come evidenziato dalla casistica relativa alle malattie parodontali che hanno colpito le gestanti. I dati segnalano eventuali nascite di neonati sottopeso o prematuri.
L’importanza della prevenzione in gravidanza
La prevenzione è la migliore strategia quando si parla di salute, quindi le donne incinte anche per scongiurare problemi associati alla gengivite in gravidanza dovrebbero contrastare per prima cosa la placca, attraverso un rituale di pulizia orale quotidiano.
Quando la donna scopre di essere incinta, dovrebbe sottoporsi ad una visita odontoiatrica per appurare il suo stato di salute orale, senza trascurare la pulizia dei denti per rimuovere la placca gengivale così come l’accumulo di tartaro. In gravidanza si dovrebbero poi eseguire periodici controlli, con cadenza ogni 3-4 mesi, senza però trascurare di adottare una costante ed approfondita igiene orale a casa, servendosi non solo di uno spazzolino adeguato ma anche di: collutorio, filo interdentale e scovolino.
Per prendersi cura dei propri denti è consigliato lavarli dopo ogni pasto, usando uno spazzolino con la testa arrotondata e dotato di setole morbide, procedendo prima con la spazzolatura a secco, solo con acqua, per poi procedere con un passaggio con poco dentifricio. Dopo questo primo step si può adoperare il filo interdentale oppure in alternativa lo scovolino, che permette di pulire tra un dente e dente eliminando la placca che si annida negli spazi più ostici.
Per una perfetta cura orale, utile per contrastare l’insorgenza delle gengive gonfie in gravidanza, è bene seguire il seguente vademecum:
- prima di iniziare la gravidanza, sarebbe opportuno appurare di avere denti sani;
- è opportuno sottoporsi a controlli dal dentista regolari;
- si consiglia di usare lo spazzolino elettrico ed il filo interdentale con movimenti delicati per non irritare i tessuti gengivali, particolarmente sensibili in gravidanza;
- è buona norma usare un dentifricio specifico per gengive sensibili ed antiplacca, con una cadenza di due volte al giorno;
- il filo interdentale si deve passare dopo ogni pasto;
- si deve adoperare lo scovolino tra gli spazi interdentali per favorire la rimozione di residui di cibo ed eliminare la placca;
- è bene utilizzare uno specifico collutorio antigengivite oppure antiplacca, in particolare dopo un episodio di nausea mattutina, per contrastare così l’azione degli acidi che danneggia i denti;
- non bisogna sorvolare sulla dieta, che deve prevedere un regolare apporto di calcio, fosforo, vitamine A, C e D.