Neonato rigurgita latte anche dal naso: cosa fare?
I rigurgiti nel neonato sono frequenti nelle prime settimane di vita, il latte dal naso come dalla bocca esce di frequente al termine delle periodiche poppate.
Ma perché i bambini piccoli rigurgitano anche dal naso?
Questa condizione alquanto comune nei piccoli, soprattutto nei primi due mesi di vita, anche se si tratta di un fenomeno fisiologico non dispensa le mamme da ansia e preoccupazione. Nei neonati i rigurgiti sono una condizione naturale, comune e da considerare benigna in quanto meccanismo del tutto normale e che non crea disagio nel piccolo.

Non si tratta di episodi di vomito ma di fuoriuscita di latte e di saliva, non solo a livello orale ma anche dal naso. In genere questo fenomeno si registra dopo l’appuntamento con la poppata, sia nei minuti successivi che a distanza di circa due ore, prima che si completi la fase digestiva.
I rigurgiti nel neonato sono da ascrivere principalmente ad una condizione in fase di maturità a livello dell’apparato digerente. Questo fenomeno fisiologico si deve all’immaturità della valvola cardias che fa da tappo, inibendo la risalita del cibo dallo stomaco verso l’esofago. Ma una contrazione inadeguata del cardias determina il passaggio del latte ingerito, soprattutto se il piccolo ha l’abitudine di mangiare rapidamente oppure voracemente.
Quando quindi la pancia del neonato è troppo piena il surplus di latte ingerito fuoriesce non solo dalla bocca ma può uscire anche dal suo naso. In genere, gli episodi si riducono per poi scomparire progressivamente attorno ai 7-8 mesi di vita, in concomitanza con lo svezzamento avanzato del bambino e con la completa maturazione del cardias. Entro il primo anno di vita i rigurgiti non sono più una routine tra le abitudini del bambino.
Neonato: latte dal naso quando può essere motivo di preoccupazione
Per dissipare ogni dubbio e comprendere meglio le ragioni del rigurgito del piccolo, e come intervenire si può chiedere consiglio al proprio pediatra. Ci sono degli accorgimenti utili per evitare l’insorgenza di rigurgiti nel neonato, che tendono ad essere più frequenti in caso di alimentazione con latte artificiale. In questo caso si può intervenire con delle poppate con una quantità ridotta di latte, optando poi per le formule specifiche, si tratta del latte artificiale anti-rigurgito.
Per poi regolare la suzione durante la poppata, evitando che il piccolo beva voracemente esponendosi a disagi caratteristici, si trovano in vendita degli appositi biberon con valvole anti-rigurgito o che contrastano la comparsa di colichette. Per contrastare l’insorgenza di episodi di rigurgito, la mamma può anche fare attenzione ad un altro dettaglio: i buchi della tettarella del biberon. Per agevolare la suzione e l’ingestione del giusto quantitativo di latte è bene anche fare attenzione alla posizione che il piccolo assume durante l’allattamento.
Per evitare un eccessivo afflusso di latte e di aria nello stomaco del piccolo, che causano episodi di rigurgito dalla bocca e dal naso, si deve fare attenzione affinché la tettarella risulti costantemente piena di latte. Per favorire ciò si deve tenere il biberon inclinato di 45 gradi, ed allo stesso tempo il piccolo deve mantenere una postura semi verticale ossia leggermente inclinato. In questo modo la tettarella si mantiene regolarmente piena di latte, e si agevola la fase di deglutizione del bimbo.
Nel caso di allattamento al seno quali sono i consigli utili contro il rigurgito?
Per agevolare l’ingestione di latte, regolando la sua poppata si consiglia di attaccare il piccolo al seno più frequentemente e per meno tempo. Con questa cadenza si contrasta la sua ingordigia, e si evita l’accumulo di aria nel suo pancino. Per favorire la digestione del piccolo e favorire l’espulsione di aria, non si deve dimenticare di fargli fare il ruttino. In tal caso assume grande centralità la manovra da eseguire: il piccolo deve essere posizionato verticalmente sulla propria spalla limitandosi ad accarezzargli la schiena per qualche minuto.
Quando il rigurgito da naso e bocca può essere il segnale di un problema?
Nel caso in cui il neonato non prende peso, o se le fuoriuscite di liquidi dai suoi orefici tendono ad essere ricorsivi anche dopo il suo primo anno di vita è opportuno chiedere un consulto.
La condizione potrebbe essere associata al quadro del reflusso gastroesofageo che si accompagna ad altre manifestazioni. Il piccolo potrebbe in questo caso sperimentare anche: bruciore nella zona dello sterno, difficoltà e dolore durante la deglutizione, tosse, raucedine e costante rifiuto del cibo.
Per appurare il quadro del reflusso gastroesofageo, il pediatra procede con l’approfondimento delle indagini sottoponendo il piccolo paziente a degli esami ad hoc. Si precisa infatti che il reflusso gastroesofageo anche se è una condizione alquanto rara nei soggetti di tenera età può comunque presentarsi anche nei neonati. Il trattamento poi non richiede una terapia farmacologica, sono invece efficaci delle strategie pratiche durante la poppata.