Perché i neonati mettono le mani in bocca?
Tra i comportamenti tipici dei neonati vi è un caratteristico gesto, ciucciare la mano, dando l’impressione di mordicchiarsi i pugni chiusi.
Quali sono i motivi per cui i neonati ciucciano le loro mani?
Si tratta di un mezzo con cui il piccolo comunica un bisogno specifico ma anche le sue sensazioni. Non è facile capire questo comportamento stereotipato, ma una volta compreso il senso si saprà come soddisfare le esigenze del bimbo.
I bambini piccoli portano spesso le manine in bocca quando avvertono fame e così istintivamente tendono ad appagare il fisiologico impulso alla suzione (succhiare la tettarella del biberon oppure il capezzolo della madre). Ma questo gesto non rivela solo senso di fame, infatti il neonato mordicchia i pugnetti non soltanto quando vuole essere nutrito.
Motivi per cui i neonati mettono le mani in bocca
I neonati si succhiano frequentemente le manine nei primi mesi, non solo per appagare l’istinto della suzione, per ragioni prettamente legate alla fame, ma anche come comportamento consolatorio. Infatti ciucciare i pugnetti rilassa i piccoli, determinando una sorta di consolazione. In questo caso le mani sostituiscono il ciuccio garantendo attraverso la suzione un effetto rilassante e tranquillizzante. Questo comportamento tende a registrarsi al termine della poppata, quando il neonato si mette le mani in bocca o ciuccia il pugnetto per rilassarsi in attesa di appisolarsi.
Si tratta non solo di un gesto consolatorio e calmante dopo la poppata, ma anche di un comportamento messo in atto per appagare l’innato senso esplorativo del piccolo. Le mani sono infatti uno strumento molto attivo nell’esplorazione dei più piccoli, che esplorano nelle prime fasi della loro vita il mondo circostante con gli occhi e la bocca.
Ciucciarsi le mani, fase esplorativa
Alla fase esplorativa orale, con il passare del tempo si aggiunge anche quella manuale, prima di afferrare e manipolare gli oggetti, i piccoli sono però inclini a portare le mani in bocca ed anche a succhiare le dita oppure i pugnetti.
Mettere la mano in bocca può essere anche un gesto dettato dalla noia: durante la crescita quando il bambino piccolo tende ad annoiarsi può mettersi le dita in bocca e succhiarle. Nel corso della giornata il piccolo può mettersi le mani in bocca non solo quando viene assalito dalla noia ma anche quando è alla ricerca di un palliativo.
I bambini mettono le mani in bocca con maggiore frequenza anche quando sono alle prese con i primi dentini. Durante la dentizione il bambino trova nelle sue manine un calmante in grado di spegnere il dolore delle gengive, su cui stanno spuntando i denti da latte. Strofinando le sue mane sulle gengive irritate il bimbo trova sollievo e riesce a lenire la sensazione di dolenza.
Il neonato appaga l’istinto di suzione succhiandosi le mani o le dita per comunicare i propri bisogni ma anche le sue emozioni, spetta ai genitori la capacità di interpretare questa forma di comunicazione. Ecco perché è bene fare attenzione all’igiene personale dei più piccoli, che frequentemente succhiano il pollice o mordicchiano i propri pugnetti. Quindi il bimbo comunica di aver fame, che si sta rilassando oppure annoiando con un comportamento tipico nei primi mesi: quello di mettersi le mani in bocca. Anche nel periodo della dentizione quando avverte fastidio alle gengive, per lenire questo disagio ricorre alle sue mani che rappresentano poi il suo principale strumento con cui si rapporta al mondo insieme alla bocca. La fase orale è infatti centrale quando alle prese con la sua curiosità e l’esplorazione si approccia agli altri ed all’ambiente circostante.