Progetto o proggetto?
Progetto o proggetto? Come si scrive?
Nella lista delle parole che possono indurre in errore, si deve inserire anche il dubbio che coinvolge progetto o proggetto, un inciampo da ascrivere principalmente alla pronuncia rafforzata della “g” in uso in alcune zone del nostro Stivale. Tale raddoppiamento viene denominato raddoppiamento sintattico.

Tra le parole che di frequente causano dilemmi relativi all’uso della doppia consonante, sembrerà strano ma si deve menzionare anche un simile dubbio, che può sorgere quando si scrive di corsa o con distrazione. La corretta grafia tra progetto o proggetto è quella che contempla la presenza di una sola “g”, ma una simile consonante determina diversi tentennamenti dal punto di vista sonoro e fonico.
Come si scrive progetto o proggetto e qual è la corretta pronuncia della consonante “g”
Confermato che progetto è la grafia corretta, e che proggetto è grammaticalmente e graficamente scorretto come termine, soffermiamoci adesso sulla consonante g e sulla sua pronuncia flessibile. La comune pronuncia della g dura, si rileva tra due vocali, come anche tra vocale e liquida, esprimendo così due pronunce diverse dal valore differente, dando vita ad un suono di grado tenue con la grafia scempia o con grado rafforzato, che prevede la presenza della doppia g.
In altre posizioni la consonante occlusiva velare sonora genera dei suoni diversi in base a come si lega con le vocali o le altre consonanti. Soffermiamoci sulla pronuncia della g dolce che si segnala con la semplice g nelle parole in cui precede le vocali “a e, i”, come anche nel caso del digramma gi quando si trova davanti a tutte le altre vocali.
In genere la g dolce determina varie pronunce con cadenza tipicamente territoriale, che prevede delle peculiarità regionali. In questo caso si generano suoni di grado tenue, medio e rafforzato. Ma la consonante occlusiva velare sonora, che si rappresenta graficamente con g, assume poi una valenza peculiare quando dà forma ai gruppi -gl e -gn.
Il gruppo consonantico gl si utilizza davanti alla vocale “i” che spesso si accompagna ad altre vocali, dando forma ad un suono decisamente palatale.
Invece il gruppo consonantico gn tende più verso un suono nasale, ben diverso da quello che si emette dinanzi a sg, che può precedere le vocali “a, o, u”, come anche le consonanti “h, l, r” determinando una pronuncia dura della g, che diventa invece dolce davanti alle vocali e/i.