Quando rivolgersi al logopedista? Bambini e comunicazione
Molte mamme si chiedono se è normale che il proprio figlio/a ancora non parli. Domanda che si pongono molti genitori e alla quale può risponderci solo un pediatra o meglio un logopedista. Per cui oggi lo abbiamo chiesto al Dott. Mario Palma Logopedista in Acireale il quale ci ha fornito delle informazioni molto utili, scopriamole insieme.
Percorriamo brevemente insieme le tappe con i progressi che il vostro bambino farà in relazione alla fascia d’età.
0-3 mesi:
Il bambino piange, mostra interesse ai volti e orienta lo sguardo verso chi ha di fronte e ricercando la fonte da cui proviene il suono o la voce.
Intorno ai 3 mesi inizia ad imitare alcune espressioni (es. tirare fuori la lingua). Comincia ad emettere dei gorgoglii (cooing) come risultato del contatto tra il velo e il palato.
Dai 2 mesi inizia ad emettere le prime vocali, che costituiscono i primi suoni verbali.
Cosa può fare un adulto?
Rispondere sempre alle esigenze del bambino. Mantenere il contatto oculare e ripetere le produzioni del bambino. Fare smorfie accentuando movimento di labbra e lingua.
Quando rivolgersi al pediatra/logopedista?
Se sembra non reagire ai rumori. Se sono assenti: vocalità, pianto e contatto oculare.
3-6 mesi:
Aumenta il contatto oculare. Inizia a distinguere i suoni della lingua. Aumenta i vocalizzi, che lui stesso autoascolta provando piacere.
A partire dai 4 mesi compare la lallazione o babbling marginale, prodotta dalla coordinazione di movimenti di labbra e lingua che generano suoni somiglianti alle consonanti.
Cosa possono fare i genitori?
Ripetere costantemente le produzioni del bambino. Gratificarlo ogni volta che produce verbalmente.
Quindi, quando rivolgersi al logopedista?
Sicuramente se non emette alcuna vocalità. Se non reagisce alle voci. Se non accenna sorrisi o altre mimiche facciali.
Dott. Mario Palma – Logopedista
Studio: Via Marchese di Sangiuliano 105- Acireale (CT)
Cell. 3920670029
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