Quoto o Cuoto? Come si scrive
Si scrive quoto o cuoto?
Per non commettere dei comuni errori quando si scrive, è bene sottolineare il fatto che il suono “qu” spesso può essere confuso con “cu”, per ragioni di assonanza come suggerito dall’interrogativo: quoto o cuoto?

Ma la forma corretta è con la “qu” per ragioni legate a delle linee guida specifiche, che permettono di regolarsi nella pronuncia e nella scrittura dei termini che contengono queste sillabe che confondono.
Per prima cosa analizziamo l’origine del termine che rimanda al francese coter, derivato a sua volta del vocabolo cote (quota, anche in italiano è un derivato di “quota”). “Io quoto” è la prima persona singolare del presente indicativo di quotare che indica il fissare l’ordine di un oggetto di una serie, apponendogli una stringa numerica oppure alfabetica; ma quotare si usa anche se si vuole stabilire la cifra dovuta per la partecipazione ad eventi oppure attività.
Non si deve poi tralasciare un altro significato ad hoc, di fatto nel disegno tecnico fa riferimento alle parti rappresentate con misure planimetriche ed altimetriche.
Riassumendo, tra i sinonimi del verbo si possono elencare: valutare, stimare, assegnare, misurare un prezzo, un valore; in senso figurativo si può usare il senso di quotare come affine a: considerare, stimare, apprezzare, reputare, tenere in considerazione. Invece sul fronte dei contrari si possono segnalare i seguenti termini: esimere, dispensare, esentare, considerare poco, diffamare, screditare.
La forma corretta è quoto
Per evitare che possano esserci simili confusioni, è bene precisare che la sillaba “qu” è sempre seguita da una vocale (come nei casi: quadro, cinque, liquirizia, quercia); la sillaba “cu” è sempre seguita da una consonante (come nei casi: custode, peculiarità, acuto).
Ma si devono segnalare delle eccezioni, ossia alcune parole che non seguono questa regola come documentato dai seguenti esempi: cui, cuore, cuoio, scuola, cuoco, cuocere, circuito, innocuo, riscuotere, scuotere, ed altri ancora.
Facciamo qualche esempio con il vocabolo qui preso in esame:
- Quoto a pieno quello che hai detto, sono pienamente con te.
- Va bene, è quanto quoto per entrare a far parte del girone.
- Io quoto le tue parole, perché sai bene come è andata.
Ripassiamo il presente indicativo di quotare, verbo della prima coniugazione:
- io quoto
- tu quoti
- egli quota
- noi quotiamo
- voi quotate
- essi quotano