Adozione bambini ucraini in fuga dalla guerra: come funziona?
Sempre più coppie richiedono l’adozione di bambini ucraini in fuga dalla guerra. La situazione dei profughi in fuga dalla guerra è di grande interesse, l’opinione pubblica internazionale si è soffermata sul tema dell’adozione dei bambini ucraini, una criticità che ha mobilitato anche il Governo italiano.
Ma quanto costa adottare un bambino straniero? In base ad un recente report dell’Unicef, si stima che sono più di un milione i bambini in fuga dall’Ucraina, costretti ad intraprendere viaggi di salvezza anche da soli. Anzi, la maggior parte dei minori ucraini si è ritrovato a mettersi in salvo senza essere accompagnato da un adulto e dai loro genitori.
Per tutelare i bambini ucraini in fuga dalla guerra, il Governo italiano si è mobilitato sia dalle prime fasi del conflitto russo-ucraino a creare dei corridori sicuri per far entrare nel nostro Paese i minori orfani. Tra le varie opzioni prese in considerazione, si è anche avanzata l’eventualità di soffermarsi sulle adozioni internazionali tra Italia ed Ucraina. Tra le iniziative atte ad aiutare gli orfani che la guerra scoppiata nell’Europa dell’Est ha provocato non va trascurata l’affido, ed eventualmente la possibilità di inoltrare la domanda di adozione.
Nel nostro Paese per dare sostegno ai profughi ucraini si è attivata da tempo la macchina della solidarietà, che passa per diverse iniziative tra cui l’ospitalità.
Ma le leggi italiane favoriscono anche l’iter burocratico dell’adozione?
In tal caso si deve far fede a quegli enti nazionali che si occupano attivamente di adozione di bambini stranieri, anche se l’adozione internazionale non figura come la soluzione principale per i bambini in fuga dalla guerra in Ucraina.
In Italia spetta alla Commissione per le adozioni internazionali gestire ogni fase di un percorso, che passando dalla teoria alla pratica, si conferma difficile e scrupoloso. Di fatto l’adozione di un minore straniero è una procedura alquanto complicata che si articola in diverse fase e che prevede il rispetto rigoroso di specifici requisiti.
Per procedere con l’adozione internazionale, teoricamente nel caso degli orfani in fuga dall’Ucraina sarebbe necessario presentare la regolare domanda. Si tratta della dichiarazione con cui si asserisce la propria disponibilità al Tribunale per i minorenni, in seguito il giudice dovrà accertare che la coppia che aspira a prendere in adozione un minore sia in possesso dei requisiti necessari.
Anche nel caso dell’adozione dei bambini stranieri si devono rispettare delle norme ad hoc e dei requisiti stringenti.
Per prima cosa gli aspiranti genitori adottivi di un minore italiano o straniero devono essere sposati da almeno tre anni. Inoltre è necessario passare la valutazione dei servizi sociali, ed ottenere il decreto di idoneità che viene assegnato dalla sentenza di un giudice.
Dopo aver superato queste fasi, l’iter burocratico deve essere finalizzato e quindi la coppia entro un anno deve avviare la procedura di adozione internazionale. Per supportare gli aspiranti genitori ci sono degli organismi che svolgono il ruolo di mediatori tra le parti, si tratta degli enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali.
Il compito dell’ente investito dell’autorità in materia è quello di seguire gli aspiranti genitori e di presentare le pratiche per concludere la procedura dell’adozione, con all’abbinamento del minore alla famiglia adottiva. Inoltre gli enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali devono anche portare a compimento le fasi necessarie per far entrare nel nostro Paese il bambino straniero.
A causa del conflitto con la Russia, le procedure di adozione in Ucraina hanno subito un drastico stop
Hanno congelato non solo eventuali nuove adozioni ma anche le pratiche già concluse. Come segnalato dalla Commissione per le adozioni internazionali, che ha denunciato che decine di minori ucraini precedentemente abbinati a delle famiglie italiane sono rimasti bloccati nel loro Paese ad un passo dalla conclusione dell’adozione.
Adozione per i bambini in fuga dalla guerra in Ucraina: al momento non è una soluzione applicabile
Al momento l’adozione per i bambini in fuga dalla guerra in Ucraina non è una soluzione applicabile, mentre si può optare per l’affido internazionale, una misura temporanea che assicura la tutela di un soggetto minorenne in attesa che possa ricongiungersi con la sua famiglia di origine. Ma una simile opzione non è contemplata dalle leggi italiani che in tal caso presentano un vuoto normativo su questo tema.
Quindi nel nostro Paese l’affido internazionale non si può mettere in pratica. Il mondo politico italiano analizzando la situazione dei bambini ucraini in fuga dal loro Paese, ha deciso di rivolgere al Parlamento dei nuovi appelli con lo scopo di aprire la strada all’affido internazionale anche nel nostro Paese.
Per quanto riguarda i minori non accompagnati da adulti, che hanno raggiunto il nostro territorio nazionale e che sono stati affidati alle autorità locali si ha invece la possibilità di avviare l’affido temporaneo. In questo caso il minore può essere ospitato da una famiglia italiana ma temporaneamente, e rispettando la procedura prevista della normativa.
In tal caso è necessario rispettare le linee guida previste dal Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza (Conadi) che regolamentano le procedure per ospitare un minore ucraino in famiglia. La prima cosa da fare, come fa sapere Conadi è quello di inviare una mail, nella quale scrivere i propri dati personali e segnalare anche il numero di bambini che si possono ospitare in casa ed il periodo di disponibilità. È necessario inoltre specificare alcune informazioni riguardanti il proprio nucleo familiare, indicando l’eventuale presenza di minori o di anziani in casa.
In questo caso non si può parlare né di adozione e neppure di affido internazionale, ma di pura e semplice ospitalità che non apre le porte ad una possibile adozione in futuro. Le famiglie selezionate devono ricevere il via libera non solo da parte di Conadi ma anche da parte dell’ambasciata ucraina e degli organi giudiziari che si occupano dei minori. Grazie a questa forma di ospitalità provvisoria, in assenza di un corpus di leggi più specifico e chiaro, si può dare un valido aiuto ai minori ucraini che a causa della guerra sono rimasti senza famiglia e senza casa.