Preparare un bambino all’arrivo del fratellino
Come comportarsi prima e dopo la nascita con il fratellino o sorellina
La nascita di un fratellino o di una sorellina non sempre genera in famiglia la gioia di tutti i componenti, per questo è bene preparare un bambino all’arrivo del fratellino. Nel corso dell’infanzia le prime relazioni tra il primogenito ed il nuovo arrivato potrebbero essere influenzate negativamente da piccole gelosie e dal senso del possesso nei confronti dei genitori e dei propri giochi. Per evitare che si creino delle dinamiche controproducenti in casa, gli esperti in comportamento e psicologia fanno delle raccomandazioni ai genitori.

Il primo nemico con cui fare i conti, in caso di arrivo di un fratellino, è la cosiddetta gelosia fisiologica scatenata dal senso di paura di non ricevere da parte di mamma e papà le stesse attenzioni e cure, che si dovranno condividere con un altro componente della famiglia. Trattandosi di un sentimento innato la gelosia non può essere evitata, ma attraverso le giuste indicazioni si eviteranno situazioni che potrebbero creare frizioni tra primogenito e nuovo arrivato.
Come preparare un bambino ad un nuovo arrivo in famiglia
Per preparare al meglio il primogenito e gli altri fratelli ad un nuovo fratellino oppure ad una nuova sorellina è essenziale trovare il modo giusto per comunicare la notizia. In base allo stesso carattere del bambino, ed alla sua età, si deve avere la delicatezza di affrontare l’argomento.
Gli psicologi consigliano di rendere partecipi i propri figli della gravidanza della mamma, dopo che si comunicala notizia dell’arrivo di un nuovo bambino. Un annuncio che andrebbe fatto congiuntamente da papà e mamma, ricordando che la modalità con cui si fa la comunicazione è importante per non far sentire il bambino escluso dall’attesa e poi dalla nascita del neonato.
Errori da non fare
Tra gli errori da non commettere, ci sono quelli di far passare solo il messaggio che il nuovo fratellino sarà semplicemente qualcuno con cui poter giocare, anche perché prima di farlo dovranno passare mesi dopo la sua nascita. Invece è necessario rendere consapevoli i più piccoli delle possibili modalità con cui potrà relazionarsi con il neonato, e poi con un bimbo che man mano che cresce avrà sempre più centralità nella sua vita.
Non si deve sorvolare sulle sue emozioni tenendo conto del risvolto ambivalente, ossia dell’insieme di aspetti negativi e positivi che possono sorgere durante la familiarizzazione tra due fratelli. Non vanno trascurati tutti gli effetti ed i cambiamenti che un nuovo arrivo in famiglia può comportare per il bambino/a. Quindi è opportuno non tralasciare l’argomento, cercando di fargli capire che ci saranno delle novità per lui così come per i suoi genitori.
Arrivo del fratellino o sorellina? Coinvolgi il più possibile il bambino sin dalla gravidanza
Infatti assume grande centralità il coinvolgimento del bambino sin dalle prime fasi della gravidanza della mamma, per non farlo sentire escluso da quello che è un evento che riguarda tutta la famiglia. Per non farlo sentire tagliato fuori si consiglia dunque di raccontargli le esperienze anche di altre coppie che conosce, che sono in attesa di un figlio, così il bambino vivrà l’arrivo del fratellino più serenamente. Inoltre è bene renderlo partecipe dei passaggi centrali che portano all’arrivo del nascituro, come ad esempio la scelta del nome e dei suoi primi vestitini. I genitori dovrebbe coinvolgerlo nella preparazione del corredino e della cameretta del fratellino.

Per evitare un distacco traumatico dai genitori, ed un senso di gelosia troppo marcato, sarebbe poi opportuno evitare il suo eventualeinserimento al nido, oppure presso la scuola dell’infanzia, in concomitanza con l’arrivo del nascituro. In caso poi di primogeniti di pochi anni è consigliabile utilizzare la modalità del gioco per fargli comprendere che lui dovrà aiutare i genitori a prendersi cura del nuovo arrivato, e solo dopo potrà con lui giocare.
Gli psicologi raccomandano anche di preparare il bambino al parto della mamma, perché lo costringerà ad un distacco, visto che la mamma dovrà passare qualche giorno lontano da lui durante il ricovero in ospedale, allo stesso modo dovrà essere preparato ad accogliere poi in casa il nuovo fratellino.
Come comportarsi dopo la nascita di un fratellino o di una sorellina
Per evitare senso di esclusione e gelosie, il bambino dovrebbe andare a trovare la mamma prima e dopo il parto in ospedale, per prepararlo al meglio al momento delle presentazioni ufficiali con il neonato. Subito dopo la nascita le prime avvisaglie di gelosia potrebbero sorgere nel vedere la mamma impegnata con l’ultimo arrivato.
Anche in questo caso è essenziale coinvolgerlo sempre di più, non trascurando un altro evento che potrebbe scatenare le sue gelosie: i regali che di solito si fanno ai neonati. Dal momento che non tutti avranno a sensibilità di fare un regalino anche al fratello maggiore, ci dovrebbero pensare i genitori, basta qualche pensierino per non farlo sentire a disagio. In questo modo il bambino non si sentirà sminuito oppure messo da parte “per colpa” del più piccolo.
Nei primi giorni di convivenza tra fratelli è opportuno agevolare gli scambi e l’interazione facendogli sentire l’importanza dell’essere il fratello maggiore, oltre a renderlo sempre più responsabile. Il primo passo può essere quello di invitarlo ad accarezzare il fratellino oppure di tenerlo in braccio.
Alle prese con dei grossi cambiamenti, legati all’arrivo di un fratellino o di una sorellina, non si dovrebbe stravolgere ulteriormente la routine di un bambino. In caso invece di cambiamenti necessari nella quotidianità e nelle sue attività abituali si deve sempre cercare di fargli capire quali sono le ragioni delle novità, in modo che quei cambiamenti siano comprensibili. I genitori devono imparare a collaborare tra loro, interagendo insieme o singolarmente con il proprio bambino in modo che lui possa passare del tempo con entrambi, ma in momenti diversi.
Il bambino potrebbe assumere nei confronti del nuovo arrivato un atteggiamento di chiusura, cercando di attirare su di sé l’attenzione dei genitori con comportamenti regressivi. Gli esperti rassicurano i genitori sostenendo che si tratta di una fase di transizione, che lascerà il posto all’affetto verso il nuovo arrivato. Se la differenza di età tra fratelli è di qualche anno, si deve ricordare al maggiore che è vero che ha più responsabilità ma qualche volta può sentirsi libero di comportarsi come un bambino piccolo.
Spesso invece i primogeniti più grandi sono portati a manifestare emozioni e comportamenti ambivalenti verso il fratellino o la sorellina, quindi è necessario essere pazienti e comprensivi. Piuttosto che ammonirlo per il suo modo di fare risulta molto più producente parlare con lui, per fargli acquisire maggiore consapevolezza delle sue azioni e dei suoi sentimenti. Invece di sgridarlo bisognerebbe immedesimarsi in lui per comprende cosa lo infastidisce, oppure domandarglielo direttamente.
In questo modo il bambino sentirà su di sé le attenzioni dei genitori e capirà che le sue emozioni vengono prese in considerazione. Dopo le prime settimane di rodaggio, la convivenza tra fratelli tenderà a migliorare e si raggiungerà in famiglia il giusto equilibrio che è sempre questione di pratica e condivisione di esperienze. Così dopo la fatica iniziale si potrà gioire nel vedere le prime interazioni tra fratelli.