Neonato: meglio dormire a pancia in su
La miglior posizione per far dormire il neonato è in posizione supina: a pancia in su. Scopriamo insieme il perché…
Il sonno, come l’appuntamento con la poppata, è un momento delicato per ogni neonato, è importante fare attenzione a far dormire il neonato in posizione supina. Al di sotto dell’anno di età è opportuno vigilare sulla posizione ideale per scongiurare una temibile evenienza: la morte in culla del lattante. La SIDS (morte in culla o morte improvvisa del lattante) è una sconvolgente criticità che non solo attanaglia la letteratura pediatrica, ma è anche una circostanza molto temuta dai neogenitori.

Per scongiurare la spaventosa eventualità di decessi durante il sonno, che tendono a colpire soprattutto bambini sani al di sotto dell’anno di età, i pediatri consigliano la posizione a pancia in su. Le statistiche rilevano infatti che la posizione supina tende a proteggere dalla morte in culla, quindi si suggerisce ai genitori di non far dormire il piccolo a pancia sotto oppure di fianco. La posizione raccomandata per far dormire un neonato è quella supina o quella sulla schiena, preferendo per il suo lettino un materasso rigido e facendolo dormire senza cuscino.
Ad oggi questa morte improvvisa ed inaspettata sotto l’anno di età non contempla cause accertate, anche se la letteratura medica elenca alcuni dei possibili fattori di rischio.La morte in culla sembrerebbe essere favorita, al di sotto dell’anno di età, da condizioni predisponenti. Sebbene non sia certa la spiegazione, si ipotizzano quali possono essere i meccanismi che possono determinare una simile eventualità. La SIDS attualmente è considerata la principale causa di morte nel corso di questa fascia d’età: fa registrare una casistica di circa 1 caso ogni mille bambini. La maggiore incidenza si rileva principalmente tra i 2 ed i 4 mesi di vita.
Come evitare il rischio di insorgenza della SIDS nel neonato: ecco perché farlo dormire in posizione supina
Si sconsiglia di far dormire il bambino di pochi mesi nella posizione prona, ossia a pancia sotto, in quanto particolarmente pericolosa durante il sonno, mentre si raccomanda la posizione supina. Sebbene non sia nota l’eziologia certa della SIDS, si elencano come possibili cause:
- Il fumo, sia della madre durante la gravidanza sia nel caso di esposizione a costante fumo passivo;
- Le infezioni a carico delle vie respiratorie soprattutto nei mesi invernali quando i virus che veicolano malattie virali sono più attivi;
- Un’eccessiva copertura sul corpo del neonato, attraverso vestiti o coperte;
- Una temperatura particolarmente alta nella stanza in cui il bambino si lascia a dormire.
Questi fattori ed altri sembrerebbero le condizioni da incriminare per quanto riguarda l’aumento del rischio di SIDS. Per contrastare i fattori di rischio, i pediatri raccomandano di non far dormire il neonato nella posizione prona e di fare anche attenzione alla temperatura ambientale della camera, in cui dorme il piccolo.
Per quanto riguarda la voce “influenza del fumo”, durante e dopo la gravidanza, il dibattito è ancora oggi molto caldo come documentato dalle numerose campagne di prevenzione lanciate a livello internazionale da diversi Paesi, che hanno comunque permesso di registrare un dato positivo: la riduzione dei casi di mortalità per SIDS.
Ci sono bambini più esposti al rischio di morte nella culla?
La letteratura medica, analizzando i casi, ha notato una maggiore incidenza di decessi nei fratelli o gemelli di piccoli morti a causa della SIDS: i dati segnalano un rischio cinque volte più alto rispetto al resto della popolazione. Anche i nati pretermine e con peso sotto ai 1.500 g., alla nascita, o che sono stati colpiti da crisi di apnea, sono tra i soggetti a maggiore rischio di morte in culla.
Ma sotto l’anno di età si possono verificare anche casi di ALTE (Apparent Life Threatening Event), con cui si identificano delle difficoltà respiratorie: brevi ed improvvisi episodi in cui il piccolo smette di respirare e diventa pallido oppure cianotico. Per affrontare al meglio gli episodi di “near miss”, è importante intervenire prontamente per far ripristinare la respirazione del piccolo, eseguendo delle specifiche manovre rianimatorie.
Gli esperti hanno osservato che nei soggetti in cui tali episodi si ripetono più volte, si sono poi verificati casi di SIDS, per questo la raccomandazione si conferma quella di far dormire i bambini nella posizione supina. Una serie di studi dal respiro internazionale, ha dimostrato negli ultimi anni che si è ridotto del 50-70% il decesso per SIDS, seguendo il suggerimento di porre i bambini a dormire con la pancia in su. Si tratta di una posizione che non espone a nessun rischio il piccolo, neanche quello di provocare un eventuale soffocamento da rigurgito del latte.
Raccomandazioni e consigli preventivi
Oltre alla posizione supina, da far assumere ai piccoli mentre dormono, ci sono altri comportamenti preventivi da adottare, alle prese con dei bambini di pochi mesi. Per salvaguardare la salute dei bambini sotto l’anno di età si raccomanda inoltre di farli dormire nella posizione idonea, scegliendo per il lettino un materassino rigido, evitando il cuscino e la presenza di giocattoli ingombranti e soffici.
L’allattamento al seno è una pratica dagli innumerevoli benefici, tra cui si elencano anche quelli relativi al potenziamento del sistema immunitario per contrastare infezioni nei primi mesi di vita. Anche il fattore ambientale gioca un ruolo centrale per lo stato di salute del piccolo, per tutelarlo è bene non solo non esporlo al fumo passivo ma anche fare attenzione alla temperatura ambientale. La temperatura dell’ambiente domestico ideale in cui far dormire un bambino, o dove farlo interagire, deve essere compresa tra i 20-23 C°, evitando di esporlo troppo vicino a fonti di calore.
Si deve inoltre evitare di coprire troppo il corpo del piccolo, in particolare quando dorme la sua testa non deve essere coperta dalle lenzuola. Attenzione poi allo spazio sotto i suoi piedi: è bene che essi tocchino il fondo del suo lettino per scongiurare eventuali scivolamenti sotto le coperte, mentre il bambino dorme.