Mamme reborn: cosa significa? Chi sono?
Mamme reborn: crescono bambole al posto dei loro figli
Una strana tendenza ha preso piede negli ultimi anni anche in Italia, si tratta delle mamme reborn, così definite perché accudiscono, come se fossero dei loro figli, delle bambole, le quali hanno delle sembianze umane. Una tendenza che per alcune donne assume i tratti di una sorta di ossessione, dal momento che riversano il loro senso materno verso dei bambolotti dall’aspetto simile a quello di un bebè.

Per simulare al meglio un neonato, le bambole reborn riproducono la pelle vellutata del piccolo ed il suo caratteristico profumo di latte, senza rinunciare alle tipiche espressioni facciali, che ispirano tenerezza ed ilarità. Sui social il fenomeno delle mamme reborn ha iniziato ad aprire delle accese discussione dopo le prime testimonianze di alcune donne, che hanno attirato l’attenzione dei media.
Alcune mamme che hanno fatto i conti con separazioni che le hanno portate a vivere lontane dai figli, come anche madri di figli grandi o donne che non hanno mai vissuto la gioia della maternità si sono appassionate a questi bambolotti umanoidi.
Per queste donne, indipendentemente dalle ragioni che le hanno spinte ad abbracciare tale moda, non si tratta di una collezione ma di un impegno serio che le porta a vivere, con una sorta di “figlio sostitutivo”, un rapporto fatto di cure e responsabilità. La quotidianità di queste mamme di surrogati di figli infatti ruota attorno ai bisogni del bambolotto, quindi tra poppate, cambi di pannolino e riposini la loro giornata è intermezzata da queste parentesi con cui sentono di dover soddisfare le necessità del loro bambino in vinile.
Il fenomeno delle mamme reborn: moda o ossessione?
Questa moda nata negli Stati Uniti ha avuto il tempo di arrivare anche in Italia, dove il fenomeno delle “mamme di bambole rinate” non è una novità assoluta. Il fenomeno americano che risale alla fine degli anni Ottanta è nato dapprima come trend tra i collezionisti, per poi attirare una platea di estimatori più variegata. Anche nel nostro Paese si è negli ultimi tempi diffusa questa tendenza a stelle e strisce, che spinge le donne ad acquistare degli specifici bambolotti con le sembianze di un bebè, per accudirli come se si trattasse di un neonato in carne ed ossa.
Esistono sul web diversi gruppi Facebook sui quali le mamme reborn entrano in contatto tra di loro, creando una rete attraverso la quale scambiarsi consigli e fare riunioni virtuali che ruotano attorno alla cura dei propri figli in vinile. Anche in Italia si trovano gruppi social che chiamano a raccolta le mamme di questi bimbi speciali, per avviare un confronto ed uno scambio su come: dare la pappa, cambiare il bambolotto ma anche riuscire a far accettare la bambola reborn a marito ed altri componenti della famiglia.
Le testimonianze di queste donne sono alquanto incredibili, ed infatti affrontano temi inverosimili quali: la crescita del finto figlio, la visita dal medico di base, i complimenti degli estranei quando vedono passeggiare la bambola dentro la carrozzina, cambi di pannolino all’aperto. Tra le testimonianze più spiazzanti quella di una donna che ha condiviso la sua grande paura dopo aver dimenticato la sua bambola reborn in auto sotto al sole quando è andata a fare la spesa al supermercato dove ha dato in escandescenza.
Tipi di bambole reborn
Le reborn dolls occupano una fascia di mercato, che è in aperta crescita, con degli specialisti che si occupano della loro realizzazione e curano nel dettaglio la vendita in rete. Visto che questo tipo di baby dolls attira diverse fasce di clienti, che rispondono a varie fette della popolazione, è possibile imbattersi in diverse creazioni come nel caso delle bambole con l’aspetto su richiesta.
Un trend che ha portato non poche mamme a richiedere la realizzazione di bambolotti simili al proprio figlio morto: una forma terapeutica per superare un lutto inspiegabile, e che lascia un vuoto incolmabile. Accanto a questa domanda dei clienti, se ne trovano altre che si rivolgono non solo ad adulti, ma anche a bambini ed anziani.
Ma cosa attrae di queste bambole?
Il principale elemento attrattivo è il loro grande realismo, come anche la capacità di personalizzarle a richiesta in modo da diventare dei pezzi unici di grande artigianato che esaltano delle grandi abilità handmade. I collezionisti restano uno dei primi referenti di questo settore di vendita, e sugli e-commerce si trovano diverse tipologie di bambole con pelle in vinile con differenze che riguardano i dettagli ed il prezzo.
Bambole reborn: quanto costano
Il listino dei prezzi è alquanto variegato, e si aggira tra i 500 ed i 20.000 euro, ma ci sono anche modelli di bambole rinate di una fascia di prezzo più bassa compresa tra 60 e 150 euro.
Negli ultimi anni, questa tendenza ha attirato non solo adulti ma anche bambini, alimentando un vero e proprio business attorno alle bambole rinate, di sesso femminile o maschile, ed a tutta una serie di accessori ad hoc inclusi: corredino neonato, biberon, ciuccio, dou dou e peluche, giochi.
Le testimonianze più impressionanti delle mamme
Molte donne hanno riferito di provare un legame indissolubile con le loro bambole, che considerano dei veri e propri figli, un modo di pensare e comportarsi non facile da comprendere da parte degli altri, e che ha alimentato critiche e disappunto da chi si è imbattuto nelle loro testimonianze, da cui sono emersi retroscena sconcertanti.
Nei diversi gruppi social italiani si rincorrono aneddoti strani, che le mamme reborn condividono con grande partecipazione, dimostrando di vivere il rapporto con i loro bambolotti autenticamente, trattandoli come se fossero dei veri bambini in carne ed ossa.
Tra i racconti più sconcertanti si annoverano quelli relativi all’intimità di coppia che crea per alcune di loro qualche imbarazzo, alle prese con i loro pargoletti che considerano come dei figli con esigenze, sentimenti e reazioni. Le appassionate di figli reborns amano condividere anche le loro avventure personale con i bambolotti dalla pelle in vinile che assomigliano a veri neonati. E tra i racconti che hanno scioccato il web ci sono quelli delle mamme reborn che pagano una baby sitter per prendersi cura del bambolotto, lasciando delle dettagliate raccomandazioni da seguire.
Non è passata inosservata la storia di una di loro, che con orgoglio ha condiviso che quando ha portato la sua finta bimba dal pediatra si sentiva fare i complimenti dalle mamme dei bambini reali, non sorvolando sul fatto che al momento del suo turno è sfuggita via con una scusa.
A queste testimonianze spiazzanti se ne aggiungono altre, riferite da chi ha incontrato donne a passeggio con bambolotti in carrozzine fiammanti mentre facevano sfoggio di vestitini all’ultima moda, o mentre erano alle prese con biberon con latte che infilavano nella bocca dei bambolotti o mentre cambiavano il pannolino macchiato con crema spalmabile alla nocciola.
Ma in rete è approdato anche l’aneddoto di una mamma reborn che ha portato la sua bambola incidentata, avvolta in una coperta, da un artigiano esperto per risolvere la problematica e che si è sentita dire che non c’era nulla da fare e così lei ha fatto il funerale alla sua finta figlia per poi ordinare un nuovo modello.
Ma tra i più recenti trend, ne è spuntato un altro inquietante: quello dei test di gravidanza con display reborn pregnant che segnala di essere incinta di una di queste bambole dall’aspetto umano, prima di acquistarne una.