Ce l’ho, Ce lo o C’è lo? Come si scrive?
Si dice: Ce l’ho, ce lo o c’è lo?
Qualcuno potrebbe essere colto da un vuoto di memoria e potrebbe chiedersi se scrive ce l’ho, ce lo o c’è lo? Di fronte a queste tre diverse grafie si deve fare una premessa essenziale: si deve sempre fare attenzione alla grammatica italiana, che permette di utilizzare correttamente la terminologia e la giusta ortografia.

Per sapere come usare la triade qui proposta, è necessario per prima cosa sapere come adoperare queste espressioni correttamente, partendo dal loro specifico ruolo nella costruzione del periodo dal punto di vista grammaticale. Le tre espressioni in via teorica risultano tutte corrette, ma solo se inserite nel giusto contesto semantico.
Di fatto in base a quello che si vuole scrivere si deve scegliere la corrispondente grafia, in base ai vari casi si deve utilizzare una specifica espressione.
Ecco quando si scrive: ce l’ho, ce lo o c’è lo
Ecco quando si scrive ce l’ho, ce lo o c’è lo: la grafia “ce l’ho” indica un possesso facendo riferimento a qualcosa che è stato già menzionato in precedenza, per non ricorrere ad una ridondante ripetizione. Si può in alternativa optare per la versione non contratta “ce lo ho”, dove ce è una conversione della particella ci, che per esigenze fonetiche subisce una modifica avanti a: lo, la, li, le.
La particella ce in pratica adempie a diverse funzioni, infatti può svolgere il ruolo di avverbio di luogo, di particella pronominale, ma anche di complemento, ma si adoperare anche nel parlato per costruire delle espressioni gergali.
Nel caso poi dell’espressione “ce lo”, anche qui la particella ce è una diretta derivazione di ci, e funge da pronome personale per la prima persona plurale, sia femminile sia maschile, a cui si accoda un pronome personale in modo da non ripetere la locuzione.
Ecco un esempio esplicativo: Avete comprato il pane? No, ce lo siamo scordato.
Infine quando si deve scrive l’espressione c’è lo? In questo caso la corretta grafia dei due termini è da considerarsi corretta solo quando ognuno dei due elementi fa parte di periodi diversi, ed in presenza anche di segni di punteggiatura.
Si deve comunque precisare che “c’è” deriva dalla contrazione della particella “ci” che incontra la terza persona singolare dal verbo essere, a cui si accoda il pronome personale “lo” (come nel caso di: In famiglia l’equilibrio non c’è, lo dobbiamo ripristinare per evitare di litigare).