29° settimana di gravidanza
Benvenuta nella 29° settimana di gravidanza
Arrivate alla 29° settimana di gravidanza è necessario fare il punto sulla dolce attesa, per prepararsi senza farsi prendere dal panico in vista del parto. Si dovrebbe provvedere a preparare la valigia per l’ospedale ed anche a portarsi avanti con gli acquisti relativi al corredino del neonato.

Superata la fase più preoccupante della gestazione, accompagnata dal timore di partorire anticipatamente, in questo stadio della gravidanza il parto prima della data prevista non fa più tanta paura. Le statistiche rivelano infatti che i nati alla ventinovesima settimana di gravidanza hanno un’alta percentuale di sopravvivenza (più del 90% delle probabilità) se possono contare su un’adeguata assistenza medica.
In questa fase della gestazione, ecco come cresce il bambino
Il peso del nascituro si aggira ormai sui 1300-1500 grammi, mentre la sua lunghezza è circa 41,5 centimetri, ma le sue dimensioni continueranno ad aumentare nel corso delle ultime settimane della dolce attesa.
In quest’ultimo trimestre si assiste ad una maggiore formazione di calcio nelle ossa dello scheletro, mentre procede la specializzazione di polmoni, cervello, tratto digestivo e muscoli. I cambiamenti fetali sono costanti e proiettati tutti verso la maturazione interna ed esterna del nascituro.
Cosa succede dentro il grembo materno nel corso della 29° settimana di gravidanza?
Le vie aeree del piccolo proseguono il loro percorso di affinamento, in più i bronchioli e gli alveoli incrementano in modo significativo in vista della respirazione all’esterno. In questa fase intanto il feto si incammina ad esercitarsi a respirare da solo. Di fatto il suo apparato respiratorio si avvia verso la maturazione, una tappa centrale che proseguirà ancora fino agli otto mesi.
Per favorire lo sviluppo cerebrale si registra un incremento della testa del piccolo, mentre gli strati di grasso sulla sua pelle vanno a sostituire la presenza della vernice caseosa, rendendo non solo la pelle più liscia ma favorendo anche una temperatura corporea regolare. Nello specifico, nel corso della ventinovesima settimana di gravidanza, il grasso sottocutaneo non è più bruno ma si trasforma in bianco: uno step che garantisce non solo la funzione di isolante, ma anche di riserva di nutrienti.
Anche i sensi del feto vanno perfezionandosi sempre di più, per prepararlo alla vita extrauterina a partire da vista ed udito. Dopo aver fatto le prime esperienze oniriche, il piccolo ormai è in grado di piangere come confermato da alcuni studi sperimentali che hanno analizzato il comportamento dei nati prematuri attorno a questa fase della gestazione.
In te futura mamma, cosa sta cambiando
Entrate nell’ultimo trimestre, le future mamme risentono delle conseguenze dell’aumento di peso che ormai dovrebbe essere abbastanza significativo (intorno ai 10-12 chili). Come conseguenza sorgono delle manifestazioni come nel caso del dolore a carico delle pelvi e del coccige, non manca all’appello poi mal di schiena e fastidio al legamento rotondo dell’utero.
A questi disagi si aggiungono anche le tensioni muscolari a livello della regione lombare e sciatica. Per dare sollievo alla pressione su colonna vertebrale, fianchi, pancia ed arti inferiori è opportuno lenire le tensioni muscolari ed articolari. Il consiglio migliore per le gestanti è quello di non stare troppo sedute, e di non assumere posizioni che creano pressione dell’utero sugli organi interni.
Anche il seno continua a subire delle modiche per prepararsi all’allattamento con la produzione di colostro: il primo latte delle partorienti che ha una consistenza densa ed appiccicosa e di colore giallognolo. Il primo latte è caratterizzato da un contenuto ricco di carboidrati, proteine ed anticorpi che hanno la capacità di proteggere il neonato nei primi mesi di vita.
In questa fase della gestazione, come si può osservare dalle eventuali immagini dell’ecografia, il feto mostrerà un aspetto quasi simile a quello che il piccolo avrà dopo il parto. Nel corso della 29° settimana di gravidanza il nascituro muove freneticamente i suoi arti e sperimenta varie espressioni facciali.
In genere assume ancora la posizione podalica, con i piedi puntati verso il basso, dal momento che non ha ancora avuto il tempo per girarsi e mettersi con la testa all’ingiù, che è la caratteristica posizione del parto.
Quali sono i sintomi tipici della 29° settimana di gravidanza
- Dolori articolari, alla schiena, al legamento rotondo dell’utero;
- Crampi alle gambe, vene varicose ed emorroidi;
- Bruciori di stomaco;
- Aumento della minzione;
- Dolore alla pelvi ed al coccige, sciatica;
- Edema su braccia e gambe, sindrome delle gambe senza riposo;
- Mancanza di fiato ed affaticamento;
- Disturbi del sonno;
- False contrazioni (Braxton Hicks).
Alimentazione: 29° settimana di gravidanza
La dieta quotidiana nel corso di questa ventinovesima settimana di gravidanza deve includere non solo tutti i nutrienti necessari per il benessere di mamma e bimbo, ma deve anche essere ben equilibrata. Le esigenze nutrizionali del piccolo diventano sempre più significative, per questo non devono mancare in tavola fonti che garantiscono: vitamina C, acido folico, calcio, ferro e proteine.
Oltre a privilegiare frutta e verdura di stagione è importante idratare a sufficienza il corpo bevendo regolarmente. In questa fase della gestazione non si deve poi dimenticare di preferire il pesce e le proteine magre, via libera al consumo di: alici, salmone, sardine, aringhe, sgombro, tonno. In questi pesci si concentra una buona fonte di grassi buoni del tipo Omega 3, ed in particolare di acido docosaesanoico, che è una risorsa preziosa per il sistema nervoso del nascituro.
Caro futuro papà: informati e preparati
I futuri genitori devono non solo vivere con piena partecipazione emotiva la dolce attesa, ma anche prepararsi bene, nel corso di ogni step della gestazione. Così oltre a seguire la corretta tabella di marcia, per quanto riguarda i controlli medici e lo screening prenatale, è necessario pensare ad altro.
Urge informarsi adeguatamente abbinando teoria e pratica alla base dei corsi di preparazione al parto. Inoltre è bene decidere dove far nascere il proprio bambino per prepararsi per tempo ad affrontare prontamente le ultime settimane di gestazione.
Inoltre i futuri papà dovrebbero anche capire come muoversi dopo la nascita del bebè, provvedendo alla corretta registrazione della nascita del bambino. Nel caso di registrazione della nascita di un neonato, presso la stessa direzione sanitaria dell’ospedale dove è avvenuto il parto, bisogna affrettarsi, si hanno solo a disposizione tre giorni dalla data della nascita.
Ma si può provvedere a registrare la nascita all’anagrafe comunale, entro dieci giorni recandosi all’ufficio di Stato civile del Comune dove è avvenuto il lieto evento o dove i genitori hanno la residenza.
Articolo supervisionato da:

Specialista in Ostetricia e Ginecologia
Medico di Medicina Generale
Studio medico – Catania